Un “signore d’altri tempi”, lo diremmo così Nicandro Scarabeo, per tutti “Ncandrucc”, Maestro insuperabile in fatto di elettricità, lavoratore indefesso e padre premuroso a cui la città di Venafro darà oggi, con il rito esequiale alle ore 16 in Cattedrale, l’ultimo saluto.
Parlare di Nicandro Scarabeo non è difficile, e non già per il sentimento e il sangue che ci legano a lui e alla sua famiglia, quanto perché il suo nome è annoverabile, di diritto, tra quelli di coloro che di Venafro hanno fatto la storia.
Per tutti era “Nicandruccio, l’elettricista”, tecnico e primo manutentore – ai tempi del Sindaco Ottaviano – dell’impianto di pubblica illuminazione della città. Un impianto che conosceva a memoria, sapendo per filo e per segno da dove partivano i cavi, per dove passavano, quante e quali erano le linee, quali i possibili problemi e dove arrivavano.
Nei mesi scorsi, con il figlio Gabriele che ha raccolto la sua eredità di tecnico e con la E.S.Co. Fiat Lux s.r.l., nata sotto la sua spinta ed in qualche modo prolungamento nel tempo della sua perizia e dei suoi saperi, ha dato, una volta in più, prova ineccepibile di quanta attenzione e competenza fosse ancora capace. Aveva voluto “vivere il cantiere” ancora una volta al fianco del figlio tecnico e degli elettricisti, impegnati nella manutenzione dell’impianto cittadino, a cui non ha mai smesso di dispensare consigli e rivelare i segreti di quel mondo che per lui non aveva mai avuti, da maestro qual era e punto di riferimento certo per tutti coloro che a Venafro si sono affacciati a quel mondo.
Oggi Nicandro se na, va a ricongiungersi alla moglie Dora che lo ha preceduto non da molto, al fratello Carmine, alla sorella Dora e al fratello Peppino, con il quale aveva condiviso il suo sogno sul nascere e con il quale aveva mosso i primi passi. Se ne va Nicandro sapendo che la sua ‘eredità’ è in buone mani, che la sua ‘storia’ continua nella E.S.Co Fiat Lux s.r.l. che, come sua creatura, ha voluto perpetuare nel tempo la sua paternità dedicandogli il logo aziendale che lo ritrae – stilizzato – su un traliccio, era il 1964. Continua, la sua storia, nelle vene del piccolo Gabriele che ha già messo le mani sui suoi primi fili…
Ti vogliamo ricordare così, caro Nicandro, con il tuo sorriso, la tua ironia, la tua insuperabile arguzia in fatto di calcoli matematici… ti vogliamo ricordare come ti sei sempre ricordato di noi, non c’era un tuo familiare o un tuo amico caro di cui non ricordassi la data di nascita… ti vogliamo ricordare così e lo faremo anche stasera, alle 18.30 con il minuto del “Fiat Lux”. A quell’ora e per un minuto le luci della città si spegneranno e ti presteremo, per l’ultima volta, le nostre mani per un ultimo Fiat Lux e ridare luce alla città, come ci hai insegnato tu.
Grazie Nicandro, sicuri che il tuo posto è in Cielo, raccogliamo i tuoi insegnamenti e continueremo a vederti con noi, nei corridoi della nostra Azienda.