Lunedì protesta degli imprenditori, intanto la protezione civile chiede alla regione la restituzione dei fondi utilizzati per pagare gli acconti e prelevati dal post sisma 2002
Non bastasse l’annuncio di una nuova protesta da parte di imprenditori e spalatori, ora scoppia anche il caso dei fondi utilizzati per il pagamento degli acconti.
Il comitato sorto a Venafro e costituito dagli operatori privati che durante l’emergenza del febraio 2012 prestarono mezzi e servizi per salvare le comunità molisane dalla neve ha infattireso noto che ancora nessun rimborso di quelli promessi dalla regione lo scorso gennaio è arrivato nelle loro tasche.
Insomma , gli imprenditori, in particolare, sono di nuovo sul piede di guerra. Lunedì torneranno a campobasso per bloccare la città e protestare contro il governo regionale che non avrebbe mantenuto la parola data.
Il portavoce del Comitato sorto a Venafro – ma allargatosi in tutto il molise – ha sottolineato come si sentano “presi in giro” dalle istituzioni e dalla Regione in particolare. Marcello Zullo è oltremodo amareggiato per “la promessa disattesa. Ora basta , siamo stufi”, ha quindi tuonato.
A gettare ‘ benzina sul fuoco’ ci ha pensato poi indirettamente la Protezione Civile.Nei giorni scorsi, infatti, l’Agenzia ha scritto al governatore della regione Michele Iorio, per chiedere sostanzialmente la restituzione dei 2 milioni di euro anticipati dalla protezione civile per pagare i primi acconti relativi all’ermergenza neve 2012.
Il documento svelato dal comitato contiene un passaggio che per certi versi potrebbe far scoppiare un caso nel caso.
Il direttore generale Giarrusso, scrive che l’anticipazione dei due milioni di euro è stata effettuata prelevando la somma dal bilancio di previsione dell’anno 2012 dell’agenzia regionale di Protezione civile tra ” i fondi in dotazione alla stessa per la ricostruzione post sisma 2002″. Sempre Giarrusso evidenzia al governatore Ioiro la necessità di “voler reintegrare con fondi da prelevarsi sul bilancio regionale di competenza cassa 2013, l’ammanco generatosi sul bilancio dell’Arpc ( Agenzia Regionale di protezione civile= per l’anticipazione effettuata”.Anche da questa corrispondenza gli imprenditori venafrani sono stati convinti della ” presa in giro”: se non nhanno i soldi nemmeno per restituirli alla Protezione civile come possono pensare di rimborsare noi?, è stato dunque il ragionamento. In ogni caso, la risposta dovrà darla il governo regionale a cui si rivolgerà lunedì il Comitato che svolgerà u sit in in via Genova a Campobasso.
Fonte
Primopianomolise.it pag.15