VENAFRO. 26 aprile 2013. Ancora il Carsic nella bufera. Da oltre 15 giorni un gruppo di finanzieri ( c’è chi parla di ben quattordici in tutto) sta spulciando bilanci e carte. Ed ha sentito molti impiegati e dipendenti, compresi alcuni sindacalisti.
Mettendo tutto a verbale. L’ispezione mira a verificare come vengono spesi i soldi stanziati, mese per mese dalla Regione Molise. Anche perché tutti i dipendenti dell’Istituto privato, che assiste e cura i diversamente abili, non vengono pagati dal mese di gennaio. In realtà debbono ancora ricevere le ultime due spettanze. Quella di aprile “scatta” dal 10 maggio. Intanto rimangono congelati i 48 licenziamenti preventivati.
Un inghippo legale e burocratico ha consigliato la proprietà di soprassedere. Anche perché i contributi regionali ( circa 200mila euro al mese) sono legati ai livelli occupazionali (circa 120 dipendenti). l’ultima trance regionale è stata girata il 12 di questo aprile. Qualcuno dice che la proprietà mira soprattutto a farsi rivalutare la retta, per ogni ricoverato, che è di 120 euro al giorno. In altre regioni invece è superiore di quasi il 50 per cento. Critiche pesanti provengono anche da alcuni sindacalisti. I quali segnalano che una ditta di Caserta, con nessun operaio locale, sta eseguendo lavori di ristrutturazione interna all’edificio del Carsic. Evidentemente con soldi pagati dai contribuenti molisani. Perché poi questi soldi non finiscono nelle tasche dei tanti lavoratori, che hanno famiglia? Il clima perciò al Carsic rimane assai teso. E potrebbe esplodere in nuove eclatanti proteste sindacali. E di piazza.
fonte: molise24.it
Un inghippo legale e burocratico ha consigliato la proprietà di soprassedere. Anche perché i contributi regionali ( circa 200mila euro al mese) sono legati ai livelli occupazionali (circa 120 dipendenti). l’ultima trance regionale è stata girata il 12 di questo aprile. Qualcuno dice che la proprietà mira soprattutto a farsi rivalutare la retta, per ogni ricoverato, che è di 120 euro al giorno. In altre regioni invece è superiore di quasi il 50 per cento. Critiche pesanti provengono anche da alcuni sindacalisti. I quali segnalano che una ditta di Caserta, con nessun operaio locale, sta eseguendo lavori di ristrutturazione interna all’edificio del Carsic. Evidentemente con soldi pagati dai contribuenti molisani. Perché poi questi soldi non finiscono nelle tasche dei tanti lavoratori, che hanno famiglia? Il clima perciò al Carsic rimane assai teso. E potrebbe esplodere in nuove eclatanti proteste sindacali. E di piazza.
fonte: molise24.it