SENZA CUORE !!!
VENAFRO. Con la legislatura che volge ormai al termine e ad oltre un anno dall’approvazione da parte del Consiglio comunale, Palazzo Cimorelli non ha ancora provveduto ad acquistare ed installare i defibrillatori “promessi”.
Questo è il dato di fatto che emerge dalla lettua della delibera consiliare approvata addirittura all’unanimità a dicembre 2016 sull’onda dell’improvvisa scomparsa del venafrano Roberto Boromeo.
Il capogruppo di minoranza Alfonso Cantone presentò quindi una mozione tesa proprio ad impegnare l’amministrazione ad elaborare un piano per dotare il territorio dei dispositivi salva-vita. La delibera numero 38 del 20 dicembre 2016, nel dettaglio, prevedeva l’impegno a: «Individuazione dei luoghi dove installare tali apparecchiature nel nostro comune ed alla realizzazione di tale progetto dando attuazione a tutto l’occorrente per il funzionamento e la formazione del personale addetto laddove non già esistente; impegnare una ulteriore quota del bilancio necessaria per promuovere la diffusione di defibrillatori semiautomatici esterni tramite il loro acquisto; promuovere la diffusione di defibrillatori semiautomatici esterni presso tutti gli impianti sportivi del territorio comunale ivi comprese le frazione, nonché sensibilizzare le associazioni sportive amatoriali e dilettantistiche affinchè individuino ciascuna uno e più operatori volontari abilitati al funzionamento delle apparecchiature salvavita; prevedere l’installazione di postazioni pubbliche d’emergenza con defibrillatore in punti strategici della città quali scuole, chiese, bar, parchi, ipermercati, associazioni di volontariato o comunque nei luoghi decentrati rispetto alle strutture ospedaliere, al fine di garantire una riduzione dei decessi per arresto cardiaco dovuti alla mancanza di un rapido soccorso con utilizzo dell’apparecchiatura salvavita».
Inoltre, su proposta di Cantone il consesso aveva pure dato l’ok, sempre unanimemente, «ad avviare una campagna di sensibilizzazione e di formazione al primo soccorso gratuito da destinare alla cittadinanza, al personale scolastico e a tutti coloro interessati».
Nei giorni scorsi, il Comune ha provveduto sì ad acquistare 3 dispositivi ma “solo” per installarli negli istituti scolastici di competenza dell’ente locale, «cosa alquanto scontata se non tardiva e ben separata e diversa dalla mia mozione», come ha sottolineato Cantone.
Il capogruppo di minoranza ha già fatto sapere che allerterà il prefetto di Isernia poiché quello dell’amministrazione Sorbo a suo dire «è un atto di insensibilità verso la cittadinanza, politicamente gravissimo e che sfiora l’eversivo in quanto stanno disattendendo una delibera consiliare votata all’unanimità, cioè stanno tradendo il massimo dell’espressione della volontà popolare».
Insomma, a conti fatti per Cantone «un’amministrazione che non ha a cuore la salute dei cittadini è un’amministrazione senza cuore…».
Non solo è trascorso oltre un anno dal provvedimento dell’assise civica ma anche quasi sei mesi da quando, era luglio, il consigliere interrogò la giunta per comprendere il perché dei ritardi nell’esecuzione del deliberato. Ancora oggi, però, non è dato sapere se e quando il piano andrà in porto.