L’ex sindaco: a causa sua e di Ricci abbiamo perso una dirigenza, si dimettanoDimensionamento della rete scolastica al centro di un’aspra polemica a Venafro per via della perdita di una dirigenza scolastica. L’ex sindaco di Venafro Nicandro Cotugno per la perdita della terza presidenza chiede le dimissioni dei consiglieri provinciali Alfredo Ricci e Antonio Sorbo.
Quest’ultimo risponde duramente alla provocazione dell’ex primo cittadino ricordandogli che l’anno scorso “mentre lui se ne stava davanti al bar a fare l’unica politica che sa fare, quella appunto da bar, io ero alla Provincia per salvare quella autonomia.
Il sindaco di Venafro non si è mai visto alle riunioni e alle conferenze dei sindaci convocate in questi anni per parlare di dimensionamento scolastico, secondo me non sa nemmeno di cosa si tratta.
Quest’anno il tentativo di salvare la terza autonomia purtroppo non è riuscita perché l’amministrazione provinciale ha gestito la questione in modo tale da creare, a mio avviso consapevolmente, le condizioni perché Venafro perdesse una autonomia, tutto ciò per difendere Castelpetroso e Cerro al Volturno“.
Sorbo dunque attacca frontalmente l’ex primo cittadino al quale chiede di rivolgersi a Mazzuto. “Nicandro Cotugno – scrive ancora Sorbo -, se fosse una persona politicamente seria, prima di chiedere le dimissioni a me e a Ricci avrebbe dovuto chiedere le dimissioni di Luigi Mazzuto e del suo assessore alla pubblica istruzione.
Ma, essendo un Pdl, cioè un “pecorone della libertà”, non attaccherà mai i suoi “capi”, quelli che gli hanno consentito di fare per tre anni il sindaco di Venafro e di provocare tanti e tali disastri che la città ne pagherà le conseguenze per i prossimi venti anni.
Chieda ora al suo amico Mazzuto di non ratificare in giunta quanto emerso dalla conferenza dei sindaci e di rimettere tutto in discussione.
E se Mazzuto non lo farà gli chieda di dimettersi. Quando si sarà dimesso il presidente, allora può stare tranquillo che ci dimetteremo tutti (perché le dimissioni del presidente fanno decade re tutti i consiglieri). A lui invece non chiedo di dimettersi (per i danni che ha fatto a Venafro in 3 anni si sarebbe dovuto dimettere almeno 50 volte!), perché ormai non lo può più fare visto che per fortuna lo abbiamo mandato a casa noi.”
Insomma tra Sorbo e Cotugno la guerra continua. Ma sul dimensionamento non tutti comunque la pensano come Ricci e Sorbo a Venafro.
Il piano appena approvato dal collegio dei sindaci ha comunque una logica ed è quella che porta a una sorta di equilibrio territoriale.
Per Venafro in tempi non sospetti si aveva già avanzato l’ipotesi di mettere insieme il “Pilla” e il “Testa”. Non è poi la fine del mondo che salti un preside e un segretario. Per lo più dirimpettai (leggi Camelot e Testa in via Machiavelli).
Importante è offrire alla comunità un’offerta formativa territoriale ai passi con i tempi e , soprattutto, compatibile con le richieste dell’utenza.
In questo caso la politica del campanilismo a tutti i costi appare fuori luogo.
In tanti a Venafro la pensano così. Tutto qui.
fonte quotidianomolise.it