VENAFRO (Isernia) – Un incontro proficuo. Che potrebbe segnare l’incipit di un nuovo capitolo della vicenda riguardante il SS. Rosario di Venafro. Questa mattina nel palazzo di governo del capoluogo pentro, si è tenuto il primo incontro tra il Comitato in difesa dell’ospedale venafrano e il commissario ad acta nominato dal Tribunale amministrativo regionale, il prefetto di Isernia Filippo Piritore. Il faccia a faccia è stato definito “più che soddisfacente” dal legale del comitato, l’avvocato Alfredo Ricci, anche lui in attesa che vengano ripristinati i servizi nel nosocomio, come disposto dallo stesso Tar. Ricci, insieme al numero uno del comitato pro SS. Rosario, Gianni Vaccone, ha illustrato al prefetto le varie tappe di una vicenda giudiziaria estenuante, per fornire un quadro chiaro della situazione e, al contempo, abbozzando anche possibili soluzioni per il futuro della struttura. Dunque, “un incontro molto proficuo – ha detto ancora Ricci – nel quale abbiamo riscontrato la massima disponibilità da parte di sua eccellenza il prefetto. Siamo fiduciosi e restiamo in attesa delle sue decisioni. Non si è parlato di tempi, ma è chiaro che occorrerà agire in fretta”. Il giudizio di merito, occorre ricordarlo, è atteso per il prossimo 8 novembre. Ma sul punto proprio l’avvocato Ricci si è mostrato cauto: “Siamo fiduciosi – ha affermato – ma consapevoli che la partita è complessa. Stiamo lavorando per una positiva soluzione del caso”. Anche Vaccone è soddisfatto: “E’ andata benissimo”. Per poi spiegare: “Devono darci ciò che ci hanno tolto: pronto soccorso, rianimazione, quattro posti di chirurgia e quelli tolti a medicina”. Altrimenti, “sono già pronte le carte per la Procura di Roma: allora vedremo se chiuderà l’ospedale di Venafro o quello di Isernia”.
fonte : http://ilnuovomolise.it/40012/40012