E’ l’ennesimo duello, sicuramente il più acceso.Massimo Romano attacca Paolo Frattura con parole durissime e quest’ultimo replica altrettanto duramente. Il candidato presidente di Costruire Democrazia prende spunto dal botta e risposta di lunedì scorso tra Iorio e Frattura sul tema del conflitto di interesse.
«Sono assolutamente esterrefatto – commenta entrando nella partita – dalle gravissime dichiarazioni che Paolo Frattura ha rilasciato in risposta alle accuse di Iorio sui suoi conflitti di interesse; si tratta di affermazioni che hanno il sapore, neanche tanto velato, di un appello all’omertà se non addirittura a qualche altra cosa. Sembra quasi voler dire “E’ meglio che taci altrimenti qualcosa su di te posso dirla anche io”».
Romano quindi rincara la dose: «Rigettiamo al mittente questo tipo di linguaggio fatto di velate minacce, di appelli al silenzio, un linguaggio che per certi versi ricorda anche quello mafioso, e invitiamo Frattura innanzitutto a rispondere ai quesiti che da tempo poniamo anche noi. Quindi, nel suo dovere civico di candidato, a dire cosa sa: se ha qualcosa da dire rispetto a fatti che dice di conoscere e dei quali sarebbe a conoscenza anche Iorio allora deve parlare, ha il dovere di dire a cosa si sta riferendo così come abbiamo sempre fatto noi».
Infine chiude: «Per quanto mi appaia strano che Iorio soltanto oggi si accorga del conflitto di interessi, ben vengano i quesiti posti a Frattura sui quali è da tempo che unitamente al popolo molisanoaspettiamo risposte. Il mio vuole quindi essere un appello a Frattura, che si candida a gestire la cosa pubblica: ha innanzitutto il dovere di rispondere alle domande; e, se è a conoscenza di qualcosa, ha anche il dovere dire le cose che sa, senza schermarsi dietro un linguaggio che noi, molto francamente,rifiutiamo».
Nella sua replica Frattura svela innanzi tutto a cosa si riferiva nel suo precedente comunicato: «‘Una condanna a un anno e sei mesi per aver favorito il figlio approfittando del suo ruolo pubblico’. Questo è quanto ho evitato di ricordare pubblicamente a Michele Iorio. Mi ha suggerito di fare così la buona educazione, illustre sconosciuta a quella voce che s’alza isterica e agitata ogni giorno, raccontando bugie ai molisani e scomodando i giornalisti con ridicole conferenze stampa».
Il candidato del centrosinistra annuncia poi una nuova azione legale: «Mi rendo conto, la buona educazione non è patrimonio di tutti. Certo, però, non lascio danneggiare la mia immagine dal “sapientino di turno” che si permette di chiamarmi “mafioso”: ho già dato mandato ai miei avvocati di citarlo per danni. Con gli stessi legali, stiamo mettendo da parte tutte le falsità urlate in questa campagna elettorale: di materiale ce n’è in abbondanza. Prendo atto comunque di quanto il “sapientino di turno” sia alleato e fedele sodale di Michele Iorio, passando adesso addirittura dal ruolo di procuratore d’attacco, sempre ed esclusivamente nei miei riguardi, a quello di avvocato difensore di chi invece dovremmo mandare a casa».
E conclude: «Di mio, tuttavia non sottrarrò davvero un solo secondo in più alla nostra splendida campagna elettorale, grazie alla quale incontriamo cittadini che ovunque ci caricano di entusiasmo e sorrisi di speranza. A noi interessa questo».
Nel giro di pochi minuti arriva anche la controreplica di Romano: «Frattura quereli quanto vuole ma la smetta di fare il furbo eludendo la questione: spieghi piuttosto ai molisani i suoi affari su cemento e rifiuti».
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