Si resta senza parole di fronte al decreto n. 7 di oggi con il quale il presidente della Provincia Mazzuto ha proceduto al rimpasto della giunta. Un atto che, ancora una volta, dimostra come il centrodestra usi le istituzioni soltanto per salvaguardare equilibri politici e non per dare risposte alle esigenze dei cittadini. Sicuramente me lo aspettavo un atto del genere: lo avevo detto anche nell’ultima seduta del Consiglio provinciale che il voto della maggioranza al bilancio di previsione non era un voto convinto ma era il frutto di un “patteggiamento” sulle poltrone e sugli incarichi e che Mazzuto, per evitare la bocciatura del bilancio, era stato costretto a promettere il rimpasto della giunta firmando una cambiale che oggi è andata all’incasso. E’ grave che tra le motivazioni del decreto vi sia “la necessità di rivedere la pregressa composizione del medesimo Organo Esecutivo anche alla luce di sopravvenuti mutati assetti di natura politica nei rapporti interni alla maggioranza consiliare, tali da richiedere per garantire la stabilità e la coesione della Giunta e dell’Amministrazione”. E’ forse la prima volta nella storia delle pubbliche amministrazioni che i mal di pancia di qualche rappresentante politico a caccia di poltrone vengono formalizzati in un atto e diventino motivazione ufficiale di una modifica della giunta. Che si tratti di “mutati assetti” di natura non politica o partitica, ma semplicemente personali è dimostrato dal fatto che sia l’assessore sostituito, Del Basso, che quello che ne ha preso il posto, Camillo Di Pasquale, sono, fino a prova contraria, esponenti del Pdl. Mentre la Provincia chiude, dunque, Mazzuto e i suoi amici ancora si divertono a fare il gioco degli assessorati e delle poltrone. Penso che questo ennesimo atto dimostri che il presidente della Provincia non ha davvero alcuna credibilità né titolo, a questo punto, ad ergersi a difensore dell’ente a meno che tale difesa, come confermato da questo decreto, sia finalizzata soltanto alla conservazione delle poltrone. Si tratta di un messaggio che contribuirà ad allontanare ancora di più l’opinione pubblica dalla battaglia che taluni stanno portando avanti (in buona fede) per la salvaguardia della Provincia. Nei giorni scorsi avevo lanciato un appello a questa amministrazione ad usare queste poche settimane di vita dell’ente che restano per occuparsi di problemi concreti, a partire dalla situazione del personale della Provincia che, per effetto dell’accorpamento, rischia in gran parte di perdere il posto. Se questa è la risposta, allora c’è poco da stare allegri! Prendo anche atto che sono state affidate “deleghe” ad alcuni consiglieri provinciali che, sicuramente, in questi ultimi quattro mesi di vita della Provincia sapranno dare il loro contributo per organizzare il funerale dell’ente. Prendo anche atto che altri consiglieri di maggioranza, tra cui qualche “malpancista”, come Antonio Potena e Romeo De Luca, nonostante la loro lunga esperienza amministrativa, non sono stati ritenuti in grado dal presidente di occuparsi di qualche settore dell’Amministrazione. L’unica buona notizia, se tale si può definire, è che, seppure con grave ritardo, è stato rimosso uno degli assessori che, sul piano dell’azione amministrativa, come più volte abbiamo ribadito in aula, è stato tra i peggiori di questa amministrazione. Voglio sperare che non sia una pura coincidenza il fatto che tale rimozione sia arrivata in concomitanza con la grande attenzione che alcune testate giornalistiche hanno dedicato allo sperpero di denaro pubblico per l’organizzazione della Fiera Nazionale del Tartufo, l’unico atto concreto compiuto da questo assessore in tre anni e mezzo di mandato. Anzi, voglio sperare che tra le due cose vi sia una stretta connessione. Infine comunico che invierò copia del decreto relativo al rimpasto della giunta al presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, e al presidente del comitato che è nato per difendere la Provincia, Emilio Izzo, sperando che ognuno sappia regolarsi di conseguenza…
Dimenticavo… ora voglio vedere cosa farà Progetto Molise che solo poche ore fa aveva intimato a Mazzuto di non procedere con il rimpasto.
Antonio Sorbo
Capogruppo di SEL alla Provincia di Isernia
fonte : http://informamolise.com/ultime-notizie/93441-rimpasto-di-giunta-in-provincia-sorbo-patteggiamento-sulle-poltrone-