Cari ex amici di maggioranza, oggi “Alleanza civica per Venafro”, ho letto con attenzione le motivazioni comunicate alla stampa in merito alla vostra decisione di interrompere questa legislatura.
Ancora oggi, credetemi, stento a capire la vostra scellerata decisone e ancor di più stento a credere che si sia giustificato il gesto di dimettersi perché quanto abbiamo operato nella gestione di 4 anni dell’amministrazione sia stato un fallimento.
Da circa una settimana, alcune domande mi assillano e tra me e me chiedo: ma quelli seduti al mio fianco in giunta comunale per 4 anni erano gli amici Marco Valvona ( con delega Urbanistica e Politiche Giovanili) e Bendetto Iannacone ( con delega alla Pubblica Istruzione, Sport, Programmazione, Bilancio e Tributi, Patrimonio )? E ancora, quelli seduti al tavolo della sala giunta mentre si faceva riunione di maggioranza sempre da quattro anni non erano gli amici di maggioranza Sergio Petrecca con delega (all’ambiente), Luigi Viscione ( con delega al Terremoto e Centro storico) e Raimondo Santilli ( con delega alla sanità) e quest’ultimo non è stato per 4 anni il mio e nostro caro capogruppo?
Allora ex amici di maggioranza cosa è cambiato da Natale scorso ad oggi?
Sento e leggo che siete diventati dissidenti perché il sindaco non avrebbe accettato la vostra proposta fatta di 4 punti salienti, che voi elencate: nel rilancio della Sanità, tutela dell’ambiente, scuole sicure e rilancio urbanistico, ma non eravate voi che avevate queste deleghe?
Quali patti segreti, (nella fredda valle del Volturno) si sono svolti, per interrompere questa legislatura proprio nel momento in cui importanti opere che la città aspetta da troppo tempo stavano vedendo la luce? quali giochi di potere si sono incrociati sulla via da Campobasso a Venafro tanto da scegliere Venafro come vittima sacrificale?
Per quanto mi riguarda, ho la coscienza pulita, quella coscienza di chi ha dato tutto se stesso per costruire qualcosa di concreto per la nostra città: potete dirlo anche voi?
Certamente, il mio e il vostro sindaco, avrà potuto commettere errori, ma l’errore più grande è stato quando vi ha dato la massima libertà di amministrare, ponendo in voi la massima fiducia e spesso prendendosi le colpe al vostro posto. Da parte mia lo ringrazio pubblicamente per avermi dato l’onore e il prestigio di poter servire questa amatissima città a cui chiedo scusa fin da ora se non sono riuscito a dare di più.
Poi, giochi di potere che non mi appartengono, con un ammutinamento studiato a tavolino e dopo aver fatto l’inchino alla “ piccola Parigi” avete condotto la nave sugli scogli, tanto da far sembrare il noto Schettino un chirichetto al vostro confronto.
Cari ex amici di maggioranza è pur vero che le parole sono d’argento e il silenzio è d’oro, ma di fronte a comportamenti come il vostro ho ritenuto doveroso rompere il silenzio.
Sono rimasto allibito e con me gran parte dei cittadini di Venafro vedervi con telecamere al seguito (appositamente chiamate per registrare il vostro comportamento) e mostrarvi con il sorriso sulle labbra mentre vi recavate dal notaio per compiere con mani ferme e colme d’odio il delitto in diretta tv, con la consapevolezza ripeto scellerata, che da quel momento in poi Venafro avrebbe avuto un esito migliore.
Con la speranza, tuttavia, che nelle prossime legislature nessun altro componente di qualsiasi maggioranza possa seguire il vostro esempio che paragono a colui che dopo aver preparato il pranzo, dopo averlo gustato, tanto da aver chiesto ripetutamente doppie porzioni, si alza dal tavolo con cravatta e baffi sporchi ancora di sugo, urlando alla città intera il suo disappunto sulla bontà del cibo appena divorato e con fare meschino cerca di svignarsela furbescamente dimenticando, (forse) che a cucinarlo era stato proprio lui, per il solo vergognoso scopo di non dover pagare il conto.
Per ultimo, mi piace concludere riandando ad un passo dantesco quando il Poeta, descrive la palude ghiacciata di Cocito che occupa il nono cerchio dove è posizionato Lucifero, in forma di immenso mostro con tre teste, dalle ali di pipistrello posto in fondo all’inferno, che coincide col centro della terra: proprio quando muove costantemente le ali per mantenere ghiacciata la palude e strazia nelle tre bocche i traditori e gli uccisori e in quella centrale Giuda traditore di C……risto”.
Tutto qui, e non aggiungerò altro, ma ribadisco che tanto dovevo soprattutto, a quanti hanno creduto e credono tutt’ora nell’azione amministrativa da me svolta.
Alfonso Cantone