L’altra sera è stata trasportata in gravi condizioni al pronto soccorso di Isernia. Un quadro clinico complesso: presentava vari traumi e diversi fratture. Ma dopo aver ricevuto le prime cure, non è stato possibile ricoverarla: al Veneziale manca ortopedia, mentre al Santissimo Rosario non è possibile effettuare interventi chirurgici. Vittima suo malgrado di questa vicenda paradossale una studentessa di 23 anni, residente nel Venafrano: l’altra sera è precipitata dal balcone della sua abitazione, da un’altezza di sette metri. I soccorsi si sono attivati subito. Il 118 ha trasportato la ragazza al pronto soccorso: “Ma a Isernia ha detto il primario facente funzioni, Lucio Pastore non è stato possibile trattenerla. Serviva una struttura in grado di intervenire sia per le fratture, sia per i traumi. Invece ortopedia è a Venafro, mentre chirurgia è a Isernia. Alla fine la paziente è stata trasferita a Campobasso. Ma questo episodio la dice lunga sulla situazione che stiamo vivendo aggiunge il primario : pur avendo, almeno sulla carta, il Dea, il dipartimento di emergenza, di fatto non si può intervenire a 360 gradi, perché ortopedia è a 20 chilometri da Isernia. I pazienti rischiano di pagarne le conseguenze, mentre il personale continua a lavorare in condizioni di disagio. Né possiamo intervenire per cercare una soluzione: in questa fase di vacatio non abbiamo interlocutori. Nel frattempo conclude Pastore continua a farsi sentire la carenza d’organico. Il personale diminuisce di giorno in giorno. Lavorare al pronto soccorso diventa sempre piu’ difficile”. Un problema, questo evidenziato anche nei mesi scorsi, quando il sovraffolla mento del reparto ha indotto i medici a chiedere in diverse occasioni il blocco dei ricoveri.
Fonte: Quotidiano Molise