La voce di Michele Iorio, da quando non è più presidente della regione sembra non essere importante per i giornalisti che snobbano le sue dichiarazioni, strano, visto che fino a poco tempo fa quello che diceva l’ex era oro colato.
Sul Facebook dell’ex presidente
Io non indietreggio e vado avanti; vado avanti perché voglio stimolare la classe dirigente regionale a fare gli interessi generali. In otto mesi di governo, lo chiamano nuovo, cosa hanno prodotto? Confusione, tanta. Confusione tra gli aspetti istituzionali e quelli operativi. Confusione mista a incapacità di esprimersi su azioni concrete. Sul piano istituzionale, abbiamo assistito al teatrino dell’assestamento degli stipendi dei consiglieri regionali. I cittadini si aspettavano un segnale diverso, anche dal passato: non ho problemi ad ammetterlo. La differenza tra me e loro, però, c’è ed è sostanziale: io non avevo promesso di ridurre del 50% le indennità. Frattura sì, è stato eletto e ha fatto il contrario, insieme alla sua maggioranza di centrosinistra, tradendo le aspettative di chi lo aveva votato. Risultato? Presidente, assessori e consiglieri regionali con lo stipendio più alto d’Italia. Per non parlare, poi, dell’illeggittimità dell’articolo 7, il fondo portaborse, liquidato in violazione al Decreto Monti che – invece – impone emolumenti omnicomprensivi, motivo per cui andava abrogato dall’ordinamento regionale già 4 mesi fa. Ancora, la moltiplicazione del finanziamento pubblico ai gruppi consiliari regionali che vede assegnare alla Regione Molise le stesse risorse del Veneto o di territori con milioni di abitanti. Sul piano operativo, abbiamo assistito alla distruzione, niente di più: hanno buttato a mare anni di lavoro, cancellando finanziamenti alla ricerca universitaria, all’edilizia, alle opere strategiche. Solo tavoli e contro tavoli convocati da parolai che nulla hanno prodotto. Gli enti subregionali? Avevano promesso di riformarli entro 100 giorni, invece hanno rinominato i Consigli di Amministrazione: io li avevo commissariati, abbattendo le spese per gettoni ed emolumenti vari per i circa 100 componenti.
Sul Facebook dell’ex presidente
Io non indietreggio e vado avanti; vado avanti perché voglio stimolare la classe dirigente regionale a fare gli interessi generali. In otto mesi di governo, lo chiamano nuovo, cosa hanno prodotto? Confusione, tanta. Confusione tra gli aspetti istituzionali e quelli operativi. Confusione mista a incapacità di esprimersi su azioni concrete. Sul piano istituzionale, abbiamo assistito al teatrino dell’assestamento degli stipendi dei consiglieri regionali. I cittadini si aspettavano un segnale diverso, anche dal passato: non ho problemi ad ammetterlo. La differenza tra me e loro, però, c’è ed è sostanziale: io non avevo promesso di ridurre del 50% le indennità. Frattura sì, è stato eletto e ha fatto il contrario, insieme alla sua maggioranza di centrosinistra, tradendo le aspettative di chi lo aveva votato. Risultato? Presidente, assessori e consiglieri regionali con lo stipendio più alto d’Italia. Per non parlare, poi, dell’illeggittimità dell’articolo 7, il fondo portaborse, liquidato in violazione al Decreto Monti che – invece – impone emolumenti omnicomprensivi, motivo per cui andava abrogato dall’ordinamento regionale già 4 mesi fa. Ancora, la moltiplicazione del finanziamento pubblico ai gruppi consiliari regionali che vede assegnare alla Regione Molise le stesse risorse del Veneto o di territori con milioni di abitanti. Sul piano operativo, abbiamo assistito alla distruzione, niente di più: hanno buttato a mare anni di lavoro, cancellando finanziamenti alla ricerca universitaria, all’edilizia, alle opere strategiche. Solo tavoli e contro tavoli convocati da parolai che nulla hanno prodotto. Gli enti subregionali? Avevano promesso di riformarli entro 100 giorni, invece hanno rinominato i Consigli di Amministrazione: io li avevo commissariati, abbattendo le spese per gettoni ed emolumenti vari per i circa 100 componenti.