Nessun commento giunge dalla categoria sulla recente sentenza del Tar MoliseOspedale di Venafro: ancora non si spegne l’eco in città per la decisione presa dal Tar Molise di nominare il prefetto di Isernia Commissario ad Acta, con pieni poteri perché non venga toccato nulla fino al pronunciamento nel merito previsto per l’udienza del prossimo 8 novembre.
E con l’aggiunta che tutto quello che è stato tolto da luglio 2011(sospensiva Tar ) in fatto di reparti, servizi deve essere ripristinato. Regione e Asrem devono semplicemente rispettare le decisioni dei giudici. Dal Comitato “Pro S. Rosario” cantano vittoria perché almeno qualcosa si muove nella direzione auspicata dai cittadini a difesa del nosocomio venafrano. A tutto questo però fa da contraltare il silenzio sconcertante di primari e medici del nosocomiodi Venafro.
“Chi difendiamo? Le mura dell’ospedale? Chi sta dentro che fa, si è chiuso in convento?” E’ uno dei tanti commenti raccolti dal Quotidiano tra la gente e i membri del comitato presieduto da Gianni Vaccone a margine della conferenza stampa del legale del comitato Alfredo Ricci sabato scorso tenutasi davanti all’ingresso principale del Santissimo Rosario. “Qui abbiamo primari e medici venafrani che da mesi non dicono più una parola a difesa dell’ospedale, quasi quasi disturbati dal clamore di questa ordinanza del Tar Molise. Ma vale proprio la pena difendere questi signori?” Tuonano dunque i cittadini contro il personale medico del nosocomio venafrano, che preferiscono non esporsi e attendere supinamente gli eventi senza batter ciglio. Tutti sull’Aventino, mentre Vaccone e compagni con le unghia e con i denti tentano di salvare il Santissimo Rosario.” Sino all’8 novembre, quando il Tar si esprimerà nel merito, siamo in una botte di ferro ha ribadito Vaccone L’ospedale non si tocca. Diversamente lo occuperemo e ci legheremo davanti il cancello d’entrata.” L’avvocato Alfredo Ricci ha spiegato concretamente nella conferenza le conseguenze della nuova sospensiva del Tar. “Aspettiamo fiduciosi il pronunciamento del Tar l’8 novembre. Intanto la prossima settimana invieremo una diffida a tutti i soggetti, perché l’ordinanza del Tar venga garantita. Se a novembre il Tar Molise dovesse pronunciarsi favorevolmente accogliendo il ricorso del comitato, cosa potrebbe accadere? A questa domanda ha risposto l’avvocato Ricci ricordando che “ un eventuale accoglimento a novembre delle ragioni del ricorso da parte del Tar produrranno un effetto immediato. Nel senso che tutto nell’ospedale dovrà essere garantito come era prima. “Come dire, chi vivrà, vedrà….
fonte :quotidianomolise.it