E Sorbo non si fa aspettare, rilascia la risposta tramite facebook e noi la riportiamo per dovere di cronaca anche sul nostro portaleNicandro Cotugno, quello che per risolvere il problema delle barriere architettoniche dichiarò in televisione che bisognava aumentare le barriere architettoniche, scrive di me e lo fa sprizzando veleno da tutti i pori, segno che non riesce proprio a digerire il fatto che il sottoscritto, quello che più di un anno fa è stato il principale artefice delle dimissioni di massa che hanno determinato la sua caduta e la sua uscita definitiva dalla scena politica, sia stato eletto sindaco di Venafro capovolgendo ogni pronostico e sconfiggendo la lista che lui ha appoggiato con tutte (si fa per dire) le sue forze.
Nella sua controreplica non aggiunge proprio niente di nuovo, anzi conferma tante delle cose che io ho già detto. Non mi fa quindi di polemizzare oltre.
Però c’è un punto che mi ha colpito è riguarda il fabbricato abusivo di proprietà della sua famiglia abbattuto cinque anni fa.
Nicandro Cotugno scrive testualmente: “Il fabbricato abbattuto? Altra vicenda squallida sollevata dal Sindaco Sorbo. Sorbo sa benissimo che quel fabbricato non è stato realizzato né dal sottoscritto né tantomeno da mio padre , per il quale lo stesso Sorbo e la sua famiglia hanno nutrito sempre grande stima e rispetto, bensì dalla Icomec, società costruttrice della nuova ferrovia e ciò negli anni 70. Il Sindaco Sorbo sa queste cose perché fin da ragazzo ha frequentato quel luogo giocando a tennis e quel fabbricato sin dagli anni 70 era presente. Oggi, accusarmi di ciò, è veramente deplorevole, da vigliacchi, e soprattutto non rispettare la memoria di mio padre, a lui e famiglia tanto caro. E, comunque, il sottoscritto, appena venuto a conoscenza della irregolarità del fabbricato, senza mezzi termini lo ha abbattuto, con procedure di legge ed ovviamente a proprie spese. A Venafro non so quanti casi ci sono stati del genere.”
A parte il fatto che io ho grandissimo rispetto per Domenico Cotugno, l’ho sempre avuto e sempre lo avrò e se fossi stato suo figlio ancora oggi organizzerei il memorial di Tennis intitolato a lui, sapendo quando l’avvocato tenesse a quello sport e ai suoi splendidi campetti in terra rossa e terrei viva la sua memoria, la memoria di una persona in gamba capace di incidere nella vita politica venafrana e di costruire dal nulla una posizione con intelligenza e caparbietà, faccio notare un passaggio.
Innanzitutto il fu sindaco ammette che vi erano delle “irregolarità”. E dice che “appena venuto a conoscenza delle irregolarità del fabbricato, senza mezzi termini lo ha abbattuto, con procedure di legge ed ovviamente a proprie spese”.
Certo che ci ha messo tempo a “venire a conoscenza” delle irregolarità di un fabbricato che stava lì da 40 anni. Se si considera che ha fatto l’assessore, il vicesindaco e poi il sindaco aveva tutti gli strumenti per “venirne a conoscenza prima”.
In effetti i vigili urbani o l’ufficio urbanistica, se c’è una “irregolarità”, subito scrivono, contestano, denunciano. In questo caso Nicandro Cotugno, nonostante lo avesse davanti agli occhi ogni giorno e nonostante quel fabbricato procurasse lauti affitti regolarmente pagati, ha impiegato da amministratore quasi venti anni per “venire a conoscenza delle irregolarità del fabbricato”.
Scopriamo anche che lo ha abbattuto lui il fabbricato – così scrive – quindi era lui il proprietario di un fabbricato “irregolare”. E lo è stato per tanti anni pur rivestendo in quegli anni incarichi pubblici. E’ un fatto normale?
E’ credibile?
Vorrei fare una domanda: se era lui il proprietario era anche lui a riscuotere l’affitto, o no? E su quell’affitto in questi anni ha anche pagato le tasse, o no? E quante tasse ha pagato su quegli affitti? Lui che alla collettività venafrana, in termini di indennità versategli per i vari incarichi, è costato circa 500 mila euro (lordi, per carità…), quanto ha ricavato in affitti da un edificio “irregolare”?
Spero che risponda a breve. Per quanto riguarda l’abbattimento sa bene Nicandro Cotugno che io a fine 2007 avevo chiesto per iscritto all’ufficio urbanistica informazioni su quell’immobile e quindi la questione stava ormai per venire allo scoperto e per lui sarebbe stato imbarazzante dover emettere un’ordinanza di abbattimento nei confronti di se stesso.
Perciò, per evitare questo “schiaffo”, ha preferito abbattere – come prevede d’altronde la legge – questo stabile. Per il quale spero che in tanti anni abbia almeno pagato la Tarsu, l’acqua e gli altri tributi comunali. Almeno questo….
A proposito di scongiuri, io penso di poter stare tranquillo. Enzo Bianchi e Vincenzo Cotugno hanno avuto come vicesindaco Nicandro Cotugno ed entrambi sono caduti. Non so se sia vero che entrambi, quando lo incontrano ancora oggi si toccano….
Io quando lo incontro non mi tocco perché ho tre cornicelli contro quelli che portano sfortuna, non tanto ai sindaci di cui è stato vicesindaco, quanto piuttosto alla città che ha amministrato.
Per quanto riguarda i “finanziamenti ottenuti” da lui qualcosa va detto: per la Palazzina Liberty per due volte la sua amministrazione ha sbagliato il bando di gara e perciò quei fondi sono ancora fermi.
Il bando di gara attuale lo ha fatto la commissaria Ferri.
Per le scuole la mia amministrazione ha ottenuto dal presidente Frattura la rimodulazione del finanziamento di 2 milioni e 500 mila euro sul sito di via Majella.
Ricordo che l’amministrazione di Cotugno aveva fatto altre scelte.
Per quanto riguarda i Pisu il fu sindaco ha una grande faccia tosta: tutte le schede da lui proposte, e ripeto TUTTE, sono state bocciate. Oggi i progetti del Pisu di Venafro sono completamente diversi da quelli che aveva proposto l’Amministrazione Cotugno.
Le schede ammesse a finanziamento sono quelle predisposte dal commmissario Ferri, schede che la mia amministrazione, proprio in questi giorni, ha ulteriormente modificato.
Ma di questo parleremo più dettagliatamente appena i Pisu saranno effettivamente partiti con le procedure amministrative.
Saluti a tutti (e soprattutto a chi ha avuto la pazienza di leggere questa lunga risposta)