La coerenza prima di tutto
di Paolo De Chiara (dechiarapaolo@gmail.com)
“Non viviamo nel paese dei balocchi ma in un contesto in cui, purtroppo, si devono avere gli occhi puntati sulla realtà delle cose, per questo vorrei significare che laddove si volessero usare cariche e poltrone per soddisfare interessi personali prevaricando quelli di tutti, la mia posizione sarà sempre quella di netta contrarietà e se possibile di forte intransigenza”. (Massimiliano Scarabeo, cons. comunale di Venafro, consiglio comunale, 24 ottobre 2005, Altromolise.it)
“Da troppo tempo ormai assistiamo impotenti agli indecorosi “balletti” posti in essere in Consiglio regionale dalle forze politiche della maggioranza le quali sembrano agire solo in nome dei loro interessi, nel totale spregio della dignità dei molisani”. (Massimiliano Scarabeo, cons. comunale de la Margherita al Comune di Venafro, 17 settembre 2005)
“La politica peronista di Iorio & Co. ha messo a segno un altro scempio, un’altra offesa alla dignità dei molisani”. (Massimiliano Scarabeo, 1 ottobre 2006, AltroMolise.it)
“Ringrazio i consiglieri di opposizione che, con il loro voto compatto, hanno fatto si che il sottoscritto fosse nominato nella segreteria dell’Ufficio di Presidenza della Regione”… “Una nomina che mi inorgoglisce soprattutto perché ricade su un esponente politico che muove i suoi primi passi in Consiglio Regionale”. (Massimiliano Scarabeo, consigliere regionale della Margherita, 19 dicembre 2006, ufficio stampa)
“I molisani stanno pagando la politica dissennata attuata nello scorso quinquennio della maggioranza di centrodestra che ha fatto esplodere la spesa sanitaria, con il risultato che ora si sta tentando di turare la paurosa falla ricorrendo ai soliti aumenti delle tasse locali”. (Massimiliano Scarabeo, consigliere regionale Margherita, 3 gennaio 2007)
“Il Partito Democratico è ormai realtà. Ora siamo attesi da un periodo di grande fervore politico, nel quale chi ha deciso di misurarsi con questa avvincente sfida dovrà avere estrema attenzione alle istanze provenienti dai diversi strati della società, sempre più alle prese con un malessere generalizzato che tende ad accomunare negativamente un po’ tutte le forze politiche”. (Massimiliano Scarabeo, consigliere regionale Pd, 22 ottobre 2007, Altromolise.it)
“La Giunta Regionale mistifica la verità: l’aumento dell’IRAP è una delle conseguenze della mancata adozione dei provvedimenti necessari a ripianare il disavanzo di gestione della sanità molisana”. (Massimiliano Scarabeo, consigliere regionale de La Margherita, 6 gennaio 2007, ufficio stampa)
“Prendo le distanze dal Partito Democratico. Tale scelta è diventata obbligatoria alla luce delle situazioni che si sono verificate in quest’ultimo periodo durante il quale sono stato sovente oggetto di attacchi sia di natura personale che politica, provenienti soprattutto da esponenti che militano nel Partito Democratico. (Massimiliano Scarabeo, consigliere regionale Pd, 30 aprile 2008)
“A chi si chiede quale sia la mia collocazione politica rispondo con estrema chiarezza: sono distante da quel modo di fare politica fine a se stessa, populista, basata solo sulla demagogia. La mia forma mentis, che poi è quella di chi lavora nel privato e che perciò deve costantemente rischiare in proprio, mi ha portato a fare una scelta di campo che sostanzialmente coincide con la politica del centrodestra e con i programmi che il Presidente della Giunta Regionale sta portando avanti in maniera seria, concreta, equilibrata. Con il Presidente Iorio, quindi, c’è piena sintonia che troverà ulteriore concretezza nel prosieguo dell’azione politico-amministrativa che si svilupperà d’ora in avanti in Consiglio regionale”. (Massimiliano Scarabeo, consigliere regionale, 16 settembre 2008)
Il Coordinatore Regionale di Progetto Molise ha inteso stipulare un accordo programmatico con i Circoli Cittadini che fanno riferimento al consigliere regionale Massimiliano Scarabeo. (Il Coordinatore Regionale di Progetto Molise, 28 ottobre 2008)
RUBRICA “Carta Canta”, il Ponte, novembre 2009
Quanto scritto sopra è quello che scriveva il Ponte qualche anno fa, pare che il salto della quaglia ( di convenienza) sia una delle pratiche più utilizzate da questo signore che da anni siede fra i banchi regionali, clamoroso il caso dell’arbitro percosso di cui abbiamo conservato i referti dell’increscioso fatto.
Questo è il referto del pronto soccorso e il rapporto arbitrale.
Continua la sua carriera di politico e cambia ulteriori casacche fino a quando con il pd ( partito da lui azzerato su venafro) diventa assessore regionale alle attivittà produttive ma ahimè viene arrestato, il 23 giugno del 2015 l’assessore Scarabbeo e il fratello Gabriele vengono arrestati per frode fiscale e truffa aggravata.
Questo quanto riportato dal ilsole24ore
Arrestato l’assessore regionale alle attività produttive del Molise per frode fioscale e truffa aggravata
Arrestato l’assessore regionale alle Attività produttive del Molise, che aveva concesso alla società riconducibile a lui e al fratello un contributo Por Fesr 2007-2013 – Fondo
strutturale relativo allo sviluppo regionale di circa 122mila euro. Nel mirino della procura di Isernia anche false fatturazioni e operazioni inesistenti.
Il Gip presso il Tribunale di Isernia, su richiesta della Procura della Repubblica di Isernia, ha emesso due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari a carico degli imprenditori venafrani Gabriele e Massimiliano Scarabeo, quest’ultimo assessore regionale in carica, con delega alle Politiche dello sviluppo economico – Politiche del credito – Società partecipate – Marketing territoriale. Le due ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dal nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Isernia.
Eseguite anche una serie di perquisizioni disposte dalla Procura in abitazioni e uffici in Provincia di Isernia e a Campobasso, negli uffici della Giunta Regionale per il Molise, di competenza dell’assessore Scarabeo.
Tutto parte da una verifica fiscale
Le indagini sono state avviate a seguito di una verifica fiscale, iniziata nel giugno del 2014, nei confronti di una delle aziende del “gruppo Scarabeo”, la “Elcom Elettrocommerciale spa” di Sesto Campano (IS), che opera nel settore delle forniture di materiale elettrico, con punti vendita in tutto il Molise e unità locali a Varese, Vercelli, Genova, Cagliari, Palermo, Firenze, Lucca, Pisa e Pistoia.È stato così smascherato «un sofisticato sistema di frode, che ha consentito alla “Elcom” di evadere Iva per oltre un milione e duecentomila euro, e di sottrarre a tassazione base imponibile indicando in contabilità oltre cinque milioni di costi indeducibili», ha spiegato la Gdf. Inoltre, le Fiamme gialle hanno constatato una maggiore imposta Ires per circa un milione e quattrocentomila euro nonché una maggiore Irap per oltre duecentomila euro. La frode fiscale è stata perpetrata ricorrendo ripetutamente a numerose fatture per operazioni inesistenti e note di credito, facendo figurare come fornitori ignari clienti o terze società, e come utilizzatore la stessa “Elcom”. È stato accertato che i due fratelli erano i reali amministratori di fatto della “Elcom”, nonostante al vertice figuri uno dei dipendenti, nominato formalmente amministratore delegato, ma in realtà privo di ogni potere gestionale. L’assessore regionale occupava l’ufficio di “Presidenza” della società, come accertato dalle Fiamme gialle nel corso di una perquisizione mirata effettuata lo scorso mese di febbraio.
Alla società un contributo Por Fesr 2007-2013 di 122mila euro
L’attività investigativa ha permesso, infine, di accertare che la stessa “Elcom” ha beneficiato, negli anni dal 2012 al 2014, di un contributo Por Fesr 2007-2013 – Fondo
strutturale relativo allo sviluppo regionale “asse innovazione e imprenditorialità per la
promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la competitività” per circa 122mila euro, istruito, approvato e corrisposto dagli uffici regionali facenti capo proprio all’assessore Scarabeo. Gli accertamenti, iriferisce in una nota la Gdf, hanno dimostrato che i beni strumentali, oggetto del finanziamento, cartolarmente di nuova acquisizione, in realtà erano riferibili a macchinari e attrezzature già in possesso della società, in quanto acquistati in anni precedenti. Per superare eventuali controlli i macchinari sono stati riverniciati, in modo da apparire nuovi di fabbrica. La prova dell’acquisto erano fatture false, emesse da una società riconducibile a un imprenditore di Isernia.
Questa è la fonte :https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-06-23/arrestato-l-assessore-regionale-attivita-produttive-molise-frode-fioscale-e-truffa-aggravata-120943.shtml?uuid=ACuJYIF
Il Fatto Quotidiano invece
Molise, arrestato assessore Pd. Lo difende deputato dem in commissione Giustizia
Arrestato con l’accusa di truffa aggravata e frode fiscale. Massimiliano Scarabeo (Pd), assessore regionale alle Attività produttive del Molise, è finito ai domiciliari questa mattina nell’ambito di un’operazione della Guardia di Finanzanelle province di Campobasso e Isernia. Scarabeo è finito agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura di Isernia. Con lui ai domiciliari anche il fratello Gabriele. All’operazione partecipano una ventina di finanzieri che stanno eseguendo perquisizioni in abitazioni private, aziende e uffici pubblici, comprese le sedi della Regione a Campobasso.
A difenderlo è l’avvocato Danilo Leva, deputato Pd nonché componente della Commissione Giustizia alla Camera. “Sono convinto dell’estraneità di Massimiliano alla vicenda – ha detto Leva, che peraltro era responsabile Giustizia dei dem quando era segretario Guglielmo Epifani – tra qualche ora saremo in grado di esprimere una valutazione più compiuta perché leggeremo gli atti”. Leva è affiancato dall’avvocato di Campobasso Mariano Prencipe, mentre il fratello è difeso da Fabio Del Vecchio.
Scarabeo fa parte della giunta di centrosinistra del presidente Paolo Frattura, eletto nel 2013 con la formazione civica “Unione per il Molise”, che ha battuto Michele Iorio, ex governatore della regione coinvolto in diverse vicende giudiziarie. Nel 2010 una sentenza del Tar aveva messo fine prematuramente al suo terzo mandato. Il tribunale amministrativo aveva infatti accolto la contestazione del centrosinistrache denunciava decine di firme false apposte a sostegno della lista del centro destra. Quindi i molisani erano tornati al voto nel 2013.
La Guardia di Finanza di Isernia sta indagando tra i carteggi del Gruppo Scarabeo, l’azienda dell’assessore regionale del Pd Massimiliano Scarabeo e del fratello minore Gabriele. La sede principale del Gruppo è tra Venafro (Isernia) e Sesto Campano (Isernia). Costituito da diverse aziende, sparse in tutto il Molise, il Gruppo Scarabeo produce e commercializza componentistica elettrica, con un fatturato stimato nell’ordine di un milione di euro. Gabriele Scarabeo è stato trasferito dalla sua abitazione alla Tenenza della Finanza di Venafro, dove è atteso anche il fratello assessore.
Questa è la fonte : https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/23/molise-arrestato-assessore-regionale-pd-accuse-di-truffa-e-frode-fiscale/1805424/
Nonostante il clamore mediatico e la gravità dei presunti reati, alle scorse elezioni Regionali del 2018 ha comunque deciso di candidarsi con un risultato talmente scadente da rasentare il ridicolo, basti pensare che a Venafro, città che purtroppo lo ospita, è passato da oltre mille elettori a scarsi 200 dell’ultima tornata elettorale.
Pur di entrare si è schierato con forza italia provenendo dal PD ( POLI OPPOSTI), questo denota l’attaccamento spasmodico alla poltrona dello Scarabeo che, per lo stipendio di 11 mila euro e privilegi derivanti dalla carica sarebbe disposto a fare carte false, infatti, appena entrato con FI in consiglio Regionale ha immediatamente cambiato idea, passando nel gruppo misto e poi con Giorgia Meloni e nel suo inutile partito periferico ( 4% in pratica inesistente).
Tutto questo vergognoso teatrino sempre in nome della REGIONE che lui dice di amare, regione a cui ha dovuto restituire addirittura i soldi della carta di credito regionale usata in malomodo.
Scriveva il giornale
A seguito di una verica fatta dal servizio Risorse nanziarie sulle carte di credito degli assessori sono emerse irregolarità nell’utilizzo del bancomat in dotazione all’ex assessore del Pd: tra il 2013 e il 2015 Scarabeo ha speso 16 mila euro di soldi pubblici “non rientranti nell’ambito delle missioni istituzionali” come scrivono dalla Regione. Lui ha accettato di restituire a rate quanto dovuto e spiegato che il suo “è un atto grande correttezza, moralità e responsabilità”. I controlli hanno riguardato tutta la Giunta ma a nessuno sono state fatte contestazioni: il budget a disposizione per ciascuncomponente dell’esecutivo quando si trovano fuori dal Molise per lavoro si aggira intorno ai 300 euro al giorno per vitto e alloggio. Chi ha speso di più in missioni (ma in maniera cogrua), è Facciolla (21.500 euro), seguito da Frattura (12 mila euro) e Nagni (4 mila euro). Petraroia non ha mai voluto la carta di credito: “Pago tutto di tasca mia” ha detto l’ex vicepresidente della Regione.
La Regione Molise ha chiesto indietro 16 mila euro all’ex assessore Massimiliano Scarabeo per spese ingiusticate sostenute con la carta di credito regionale. Un paio di mesi fa, precisamente il 12 febbraio scorso, il servizio Risorse finanziarie ha comunicato che “a seguito di controlli abbiamo chiesto al consigliere Scarabeo la restituzione di euro 16.077,01 per spese sostenute in qualità di
assessore nel periodo 2013/2015 non rientranti nell’ambito delle missioni istituzionali”.
Pochi giorni dopo l’esponente del Partito democratico ha fatto sapere di voler restituire il denaro rateizzando il suo debito in dieci tranche da 1.607.70 da detrarre sulla sua indennità da consigliere. Causale: “restituzione somme per spese prive di documentazione giusticativa”.
Prima del suo arresto, avvenuto il 12 giugno 2015, Scarabeo (come del resto tutti gli assessori e il presidente Frattura), aveva un bancomat a disposizione per pagarsi vitto e alloggio quando viaggiava fuori dal Molise per conto della Regione.
Dal sito internet di Palazzo Moffa leggiamo che da aprile 2013 a settembre dello stesso mese Scarabeo ha speso 1033 euro. In tutto il 2014 le spese istituzionali che gli sono state rimborsate ammontano complessivamente a 2528 euro (di cui la più onerosa è quella da 1208 euro per una missione in Croazia in cui è stato dal
5 al 7 novembre 2014). Mentre il dettaglio spese del 2015 arriva appena a 140
euro.
In totale la mezza legislatura di Massimiliano Scarabeo è costata per le missioni
istituzionali 3700 euro. Oggi però il servizio diretto da Pietro Notarangelo, il
dirigente che prepara le buste paga degli assessori e si occupa del Bilancio della
Regione Molise, gli ha fatto sapere che oltre ai 3700 euro spesi correttamente ce
ne sono altri 16 mila che l’ex assessore ha speso senza una valida ragione. E
infatti ne ha chiesto la restituzione adducendo, come motivazione, che l’ex
assessore non avrebbe fornito valide pezze d’appoggio al suo frequente
strisciare la carta a spese dei contribuenti.
Intervenuto in una discussione su un gruppo chiuso di facebook lo stesso
Scarabeo ha precisato «che non è mio costume vantarmi di ciò che, purtroppo,
nel tessuto politico attuale, rappresenta una atto di grande correttezza, moralità
e responsabilità. Per quanto sia infatti siologico che negli ufci regionali
preposti procedano alla verica della inerenza delle spese sostenute e a proprio
giudizio siano legittimati a disconoscerne talune – queste le parole dell’ex
assessore – (a ragion del vero non tutte insuscettibili di contestazione) non tutti
senza alcuna contestazione, sono pronto a restituire ciò che l’ente ha ritenuto
non inerente all’attività politica… mi spiego meglio – conclude nel suo post – :
sono uno dei pochi a non essere stato mai coinvolto in contenziosi dinnanzi alla
Corte dei Conti». In parole povere: l’ex assessore in pratica si fa vanto di aver
accettato di restituire i denari che aveva speso senza motivazione.
Scarabeo non è entrato troppo nel dettaglio delle spese che, a suo dire, avrebbe
potuto anche contestare (ma non l’ha fatto infatti sta pagando a rate). E non ha
fatto capire neppure se i soldi che oggi gli vengono chiesti indietro perché spesi
in maniera ingiusticata li avrebbe dati indietro ugualmente se il dirigente delle
Risorse nanziarie non glieli avesse richiesti dopo aver fatto accurate veriche.
Quelle stesse veriche che sono state fatte anche sulle carte di credito degli altri
assessori senza che, nel loro caso, siano emerse contestazioni di alcun genere.
L’unico «che una sola volta» come ci riferisce, ha usato in maniera impropria la
carta di credito è Pierpaolo Nagni: «Ma si trattava di poche decine di euro ed è
stata una svista che io stesso mi sono preoccupato di segnalare all’ufcio che mi
ha detratto la somma dall’indennità il mese successivo».
Nagni ha speso per le missioni 609 nel 2013, 1550 nel 2014, 1700 nel 2015 e per i
primi tre mesi del 2016 appena 278 euro per un totale di 4150 euro. «Cioè in
media neppure 120 euro al mese anche perché io specie quando vado a Roma
non dormo quasi mai in albergo e preferisco tornare a Campobasso»
Il sistema adottato dal Servizio regionale non permette di ‘sgarrare’: «Ogni mese
– ci spiega Carlo Veneziale, arrivato in Giunta a febbraio 2016 – entro il 10
dobbiamo rendicontare le spese sostenute con la carta e fornire non solo le
fatture di alberghi e ristoranti in cui abbiamo mangiato o dormito durante le
missioni, ma anche la relativa autorizzazione alla missione e una certicazione
della presenza che dica che quel giorno io ero lì».
Lo conferma anche Vittorino Facciolla: «Rispetto al passato abbiamo ridotto
moltissimo le spese, io prenoto l’albergo sui siti online per trovare quello più
conveniente e spendo sempre meno della metà del budget a disposizione che
ammonta a circa 300 euro al giorno per vitto e alloggio. Per quanto riguarda me
non ho mai avuto nessun tipo di contestazione».
Il neo vicepresidente della Giunta è uno di quelli con l’elenco di missioni più
vasto. Ha speso 3640 euro nel 2013 (sempre da aprile a settembre), circa 7mila Privacy
29/8/2019 Spese col bancomat della Regione: Scarabeo deve restituire 16 mila euro – Primonumero
https://www.primonumero.it/2016/04/spese-col-bancomat-della-regione-scarabeo-deve-restituire-16-mila-euro/21795/ 3/3
euro nel 2014 e quasi 11mila euro nel 2015 per un totale che supera i 21500 euro.
Più parsimonioso di lui il governatore Paolo Frattura, capace perno di stare tre
giorni in Albania (dal 13 al 15 maggio 2015) spendendo meno di 20 euro.
Evidentemente era ospite del governo di Tirana.
Frattura nel 2013 ha speso in totale euro 3.478,23, nel 2014 euro 2.818,94 e nel
2015 euro 5.991,33: la somma fa euro 12.288,50.
Non ha mai preso la carta di credito «né il telefono, né il tablet» l’ex numero due
della Regione, Michele Petraroia. «Non ho mai chiesto rimborsi per le missioni
perché ho sempre preferito pagare tutto di tasca mia» ha detto l’ex assessore.
https://www.primonumero.it/2016/04/spese-col-bancomat-della-regione-scarabeo-deve-restituire-16-mila-euro/21795/
Assolto dal tribunale di Campobasso il 28 maggio 2021 resta a giudizio nel procedimento penale 1622/14 presso il tribunale di Isernia, comunicheremo l’esito quando ci sarà sentenza.