Prendo atto che Cantone, come quei bambini scoperti a dire una bugia, cerca di spostare l’attenzione su questioni che nulla c’entrano con la vicenda dei defibrillatori che ho ampiamente chiarito nel mio precedente intervento al quale il consigliere non ha potuto evidentemente replicare con argomentazioni valide. Ma con me casca male, anzi malissimo.
Strano che non sia in grado di scendere al mio livello visto che per rispondergli io sono dovuto scendere al suo e non me ne scuso affatto considerato che evidentemente, per fargli comprendere le cose, bisogna usare il suo stesso linguaggio.
A proposito di livello, per quanto riguarda le scuse, debbo comunicargli che non posso accettarle perché riguardano cose in gran parte false, infondate e nel migliore dei casi strumentali. Sono invece disposto ad accettarle se Cantone pubblicamente chiederà scusa (più che a me, ai venafrani) per aver contribuito a lasciare un “buco” finanziario di svariati milioni di euro che ha costretto il commissario prefettizio (non l’attuale amministrazione) ad alzare tutte le aliquote e le tasse comunali e che non ha consentito a noi di abbassarle, debito che dovremo pagare noi tutti cittadini di Venafro per i prossimi anni. Se chiederà scusa per aver contribuito allo sforamento del patto di stabilità per il 2011 per il quale il Comune di Venafro ha subito pesantissime sanzioni (e lui ha dovuto restituire, molto a malincuore, una parte delle indennità che aveva percepito da assessore), che continuano ad avere ripercussioni sui conti dell’ente, nonché un’ispezione ministeriale che ha fatto emergere una serie impressionante di irregolarità amministrative e contabili. Se chiederà scusa per aver contribuito a determinare il disavanzo di 740 mila euro nel bilancio consuntivo del Comune di Venafro per l’anno 2011. Se chiederà scusa per non aver gestito correttamente in modo contabile la vicenda del debito con la Neptun. Se chiederà scusa per aver contribuito a sperperare denaro pubblico in consulenze e incarichi esterni (350 mila euro solo per il 2011). Se chiederà scusa per non essersi mai impegnato per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici comunali. Se chiederà scusa per non essere mai venuto incontro alle famiglie disagiate prevedendo, come invece abbiamo fatto noi, la gratuità di servizi come la mensa scolastica e lo scuolabus. Se chiederà scusa per non essere stato in grado di garantire stabilità di governo alla Città di Venafro non completando il mandato che gli elettori gli avevano affidato. Se chiederà scusa per non aver mai avviato la raccolta differenziata porta a porta nonostante il Comune pagasse già all’epoca fior di quattrini per questo servizio. Se chiederà scusa per non aver mai messo in funzione la nuova rete idrica cittadina costata milioni di euro. Se chiederà scusa per aver incassato come assessore un’indennità di carica di oltre mille euro netti al mese, più alta di quella che viene riconosciuta all’attuale sindaco di 830 euro mensili (si sa, i soldi sò soldi!). Se chiederà scusa per la coincidenza strana per la quale nei lavori di riqualificazione di cui parla, e che lui avrebbe promosso, gli incarichi professionali venivano affidati sempre alla stessa persona. Se chiederà scusa per non essere riuscito a realizzare nessuna delle opere pubbliche che aveva promesso di realizzare, a partire dal recupero della Palazzina Liberty. Se chiederà scusa per non essere riuscito a realizzare l’isola ecologica. Se chiederà scusa per non essere riuscito a realizzare la rete fognaria e il depuratore a Ceppagna. Se chiederà scusa per la perdita dell’Ufficio del Giudice di Pace che ha riaperto grazie a questa amministrazione. Se chiederà scusa per non essere riuscito a comprare un nuovo scuolabus lasciando in servizio uno vecchio di oltre trent’anni. Se chiederà scusa per non aver mantenuto l’unica promessa fatta in questa legislatura: quella di far mettere a spese proprie due panchine sul Lungorava.
Per quanto riguarda infine la nostra vicenda giudiziaria che tanto gli sta a cuore, e di cui ha conosciuto anche qui stranamente in anticipo molti sviluppi, da operatore del diritto dovrebbe sapere che i processi si fanno in tribunale e non nelle sedi istituzionali e che oggi non esiste alcuna sentenza. Lui che ha sempre “navigato” nelle acque del centrodestra (era sempre in prima fila a sostegno di Berlusconi quando l’ex premier venne travolto dagli scandali giudiziari) oggi invoca la giustizia sommaria. E’ ipergarantista e al tempo stesso giustizialista, come sempre le sue posizioni dipendono dalla convenienza del momento. Questo non mi meraviglia. Basta vedere come agisce in politica. Almeno in questo è coerente…
Ribadisco che, come gli ho detto già in passato, è finito il tempo in cui lo abbiamo lasciato fare. E’ finito il tempo delle bugie e delle falsità. Gli risponderò, sempre, punto su punto. Intanto aspetto sempre il resoconto delle cose fatte dal’Amministrazione di cui lui faceva parte (2008-2012) in modo da consentire ai cittadini di fare un confronto. Aveva detto che me l’avrebbe mandato…
(nota inviata in data odierna al quotidiano Primo Piano Molise)
fonte
2018-01-13 05:37:33