Un’idea rivoluzionaria per l’intero mondo dell’automobile parte dalla nostra Italia ed è stata messa in pratica
dall’ingegnere pugliese Lorenzo Enrico.
Il suo scopo è quello di pensare ad un’automobile interamente alimentata ad acqua. Un sogno che appare
irrealizzabile, ma per il quale il nostro inventore non si è mai arreso, anzi. Tutto inizia dalla conformazione
dell’acqua stessa, costituita da un combustibile, l’ossigeno, e un comburente, l’idrogeno. Enrico cerca un metodo
per estrarre l’idrogeno e utilizzarlo per una fonte di energia molto ećciente e in grado di consumare poco e di
diĂondere emissioni piuttosto limitate. L’uomo, nato in provincia di Lecce, decide di applicare la sua idea,
denominata Hydromoving Technology, a bordo di una Nissan 370, denominata Z-Hydro proprio per le sue
peculiarità. Tutto viene messo in atto con l’ausilio della semplice acqua piovana, il cui particolare riutilizzo implica
un forte risparmio anche sulle bollette.
Si tratta di un sistema estremamente semplice, basato sulla creazione di celle di scissione elettrolitica. Errico può
mettere in vendita tale centralina con un prezzo anche inferiore ai 10mila euro. “È una cosa fantastica. Ci ho
lavorato 12 ore al giorno. Quello che sentite è solo vapore acqueo”. Questa è la gioia dell’ingegnere, che ha visto
ripagati tutti i suoi sforzi. “La parte più bella del sistema – spiega Errico – è la sua semplicità. Esso è applicabile da
tutte le parti ed è molto meno pericoloso rispetto a ciò che è stato provato tanti anni fa”. Il gas acqueo viene
condotto in due raid di iniettori con una trappola per l’ossigeno, che vanno all’incrocio delle due valvole di
aspirazione. La successione viene controllata da una centralina grande e da un’altra più piccola all’angolo in
basso. La seconda prende il segnale ricevuto dai suoi iniettori e lo elabora da sola. La centralina decide
continuamentequanto e quando aprire gli iniettori. Tutto ciò con lo stesso consumo di un’autoradio soĄsticata,
tra i 15 e i 18 ampère. Più gas viene prodotto, minore è la quantità di benzina iniettata.
“Io non sono un meccanico, sono mosso dalla passione. – prosegue l’ingegnere – Senza la passione non risolvi
niente. Tu vedi passare in città i bambini con una carrozzina, con una Ąla di macchine: questi muoiono dieci anni
prima. Si fa il pieno di benzina, si inserisce il sistema di Hydromoving Technology e si alimenta tutto da solo, con la
vettura capace di consumare poco o nulla anche per 300 km in autostrada”. Il motore ad acqua piovana riesce a
fare un kilometro per ogni millilitro di serbatoio. Di conseguenza, ogni litro garantisce un’autonomia di 1000
chilometri. Tutto ciò non porta a nessuna diminuzione dal punto di vista delle prestazioni e della potenza, mentre
i consumi e le emissioni crollano sostanzialmente del 30%. La vettura, da 6.0 di cilindrata, riesce a percorrere 17
chilometri per un litro. “Tutto questo – conclude Errico – viene dalla passione, dallo studio e da tanta pazienza.
Per fare tutto ciò, si creano numerosi problemi. Ho pianto la prima volta che ho provato gli eĂetti su strada di
questa vettura e non me ne vergogno. So che ho fatto qualcosa. Non so ancora cosa, ma qualcosa c’è.
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