L’esperienza di Venafro Sarà al Comune di Venafro è terminata. Lo si evince dal comunicato stampa di cinque consiglieri che hanno comunicato l’intenzione di staccarsi dal primo cittadino per rimanere in posizione autonoma e, soprattutto, critica. Alla fine Raimondo Santilli, Luigi Viscione, Marco Valvona, Sergio Petrecca e Benedetto Iannacone hanno deciso che andare avanti per puro spirito di partito sarebbe stato inutile, certamente deleterio per l’intera città che ha bisogno di tutt’altro per riprendersi da un immobilismo strisciante. I cinque non solo hanno comunicato di voler costituire un gruppo autonomo ma non hanno disdegnato di pronunciare parole forti nei confronti del Sindaco che, nonostante i dissapori interni, ha deciso di nominare comunque la nuova Giunta. “Atto di arroganza politica”, “delirio di onnipotenza” lo hanno definito i dissidenti che contestano al primo cittadino di non aver voluto prendere impegni seri per la città in un momento molto dedicato. Per la verità, in questi mesi, diversi sono stati i tentativi del Pdl per rimarginare la frattura in seno all’amministrazione ma, secondo i ben informati, il Gruppo Alleanza avrebbe rinunciato anche all’ultima proposta, ossia il doppio assessorato. “Non è una questione di poltrone ma di progetti reali per la città” sostengono i disandriani che sono rimasti fedeli a tale principio fin dal 18 febbraio, il giorno in cui la spaccatura è stata sancita ufficialmente. Ed è per questo che la loro posizione sarà critica nei confronti dell’attuale Esecutivo con la possibilità di formare un gruppo autonomo. In attesa di questo passaggio potrebbero confluire nel gruppo misto dove troveranno ad “accoglierli” Alfredo Ricci, Massimiliano Di Vito e il capogruppo Vincenzo Cotugno. “Il gruppo Alleanza ha confermato, coerentemente, quanto sostenuto in queste settimane” afferma il consigliere Ricci “e soprattutto si conferma il fallimento non solo amministrativo ma anche politico di Venafro Sarà guidata da Nicandro Cotugno. Resto convinto che l’unica soluzione plausibile, visto l’atteggiamento del sindaco arroccato sulla sua poltrona senza maggioranza, sia quella delle dimissioni per dare “ossigeno” a Venafro. In attesa di questo passo” conclude Ricci “siamo disponibili a dialogare con chiunque abbia a cuore le sorti della città”.