Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di sfogo di una cittadina Venafrana, una cittadina vittima di minacce che inutilmente cerca di difendere la sua persona e la sua famiglia dall’invadente comportamento di due persone che con la loro prepotenza e vigliaccheria gli rendono la vita difficile, a tal punto da portarla a mettersi sul balcone e leggere la lettera( che segue nella news ) ad alta voce e rivolta a tutto il vicinato ma, soprattutto ai suoi persecutori.
Una lettera che non pubblichiamo interamente perchè contiene contenuti non belli dettati dalla disperazione di una persona che chiede giustizia senza ottenerla, non stiamo parlando di una squilibrata o altro, è una Biologa laureata che ha acquistato un appartamento nel centro storico di Venafro per viverci con il figlio.
Tutto è andato bene fino a quando la Dott.ssa Imbrìaco ha deciso di manifestare gentilmente il suo dissenso al fatto che i due coniugi affittuari di uno degli appartamenti della palazzina, si erano arbitrariamente appropriati di spazi condominiali e li avevano destinati a uso ripostiglio e per chiassose grigliate con gli amici , in pratica si erano presi un’altro appartamento.
Questa persona nonostante sia finita in ospedale per percosse e abbia esposto sette denunce alle autorità competenti ,ancora oggi deve subire passivamente le prepotenze di questi due ” signori”, se così li possiamo definire.
Noi del portale , gli diciamo che comunque è la legge che deve fare il suo corso, possiamo pubblicare in modo da dargli visibilità ma altro non possiamo fare, purtroppo, gli auguriamo di cuore di risolvere il suo problema sperando che queste persone ritornino a ragionare civilmente(cosa molto difficile viste le denunce).
segue la lettera dettata dalla disperazione e dalla paura dopo che uno dei coniugi ha ben pensato di puntare un coltello alla pancia del figlio della Dott.ssa Imbrìaco:
Marocchini, aprite bene le orecchie perché sto parlando con voi. Aprite bene le orecchie tutti quanti, perché tanto lo so che ci siete dietro i vetri. Mi avete picchiata, mi avete insultata, buttata per le scale, avete distrutto tutte le mie piante, mi avete strappato i capelli e sputato addosso, avete rubato la mia posta e le mie chiavi di casa, mi avete fatto un bagno di acqua fredda . mi fate schifo, mi fate venire la nausea, non voglio pronunciare neanche i vostri due nomi, voi siete il peggio.Ma siccome non capite niente di niente, avete continuato peggiorando la vostra situazione e ieri sera avete addirittura minacciato mio figlio con un coltello. Avete sbagliato, non una ma cento volte. Non avete capito niente dell’Italia, né degli Italiani, non sapete niente delle donne e sopratutto non conoscete cosa sia il rispetto. Basta con questi abusi alle spalle delle persone oneste e gentili che per non scendere ai vostri livelli cercano aiuto nella legge.
Firmato, Silvana Imbrìaco.
Si evince dal testo che la persona è al limite della sopportazione umana. Ma comunque, sia nessuno fa niente. continua . . .
Ecco, questa è la lettera che io ho letto sotto il balcone di questi due coinquilini, che si chiamano C.A. e M.K. , e che hanno collezionato da parte mia 7 denunce, già raccolte dalla stazione dei Carabinieri di Venafro, ed una ratifica di denuncia da parte della Questura di Isernia.
Il tutto è avvenuto tra il 30 Dicembre 2012 e lo scorso mese di Luglio. Io ti ringrazio, Ciro, per lo spazio che mi hai offerto sul sito, ed ovviamente se devo firmare una liberatoria per tutto quello che ho scritto, sono prontissima a farlo, in quanto sono pienamente consapevole della responsabilità che mi compete.
Inoltre invierò quanto prima una mail con, in allegato, la copia delle sette denunce suddette. per qualsiasi altra precisazione e/o chiarimento mi dichiaro a tua disposizione.
Grazie infinite, Silvana Imbriaco. Via Leopoldo Pilla, 34. Venafro. telefono fisso 0865 251436. mobile 360.353.110
le denunce presentate e anche un refert medico.