ROMA – Una interrogazione in Parlamento. Per cominciare a far luce sul presente della Dr Motor Company. E per tentare di abbozzarne l’immediato futuro. A portare le difficoltà della Casa d’auto molisana all’attenzione dell’assemblea legislativa è stato Fabio Granata, uno dei volti noti di Futuro e Libertà per il terzo Polo. L’onorevole, si legge in un’agenzia, “ha chiesto al Ministro dello Sviluppo Economico, se non ritenga opportuno avviare un confronto sulla situazione attuale dell’azienda e sulle prospettive della stessa”. Non è la prima volta che la politica si fa portavoce delle perplessità che ruotano attorno alla Dr, spesso bersagliata dall’Italia dei Valori. L’interrogazione di Granata giunge in un periodo particolare. Nei giorni scorsi, lo sciopero dei dipendenti per la mancata corresponsione di alcuni stipendi. Il presidente della Dr Motor, Massimo Di Risio, aveva assicurato il pagamento delle retribuzioni entro la fine di febbraio, imputando il ritardo alla mancata produzione e consegna di un consistente lotto di auto, causata dal blocco dei trasporti e dal maltempo. Ma non solo. A far paura è anche il black out delle trattative per rilevare l’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Imputato anche alla diffidenza delle banche. “Di Risio – spiegava in merito il Corriere della Sera – sta trattando da tempo con Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena e Unicredit circa 100 milioni di euro di prestito, garantiti al 90 per cento dalla Regione Sicilia”. Un sostegno finanziario che consentirebbe alla società molisana di operare con tranquillità. Ma, sul punto, Di Risio è cauto: “Alle banche serve un po’ di tempo per analizzare la questione. Certo, se non dovesse sbloccarsi nulla entro poche settimane, dovremmo preoccuparci”.
fonte : www.ilnuovomolise.it