Dopo Capitan Ventosa, anche la Questura di Isernia si è messa sulle tracce di Batman. In un certo senso lo ha sequestrato. O, meglio, ha sequestrato il suo costume. Di primo acchito la notizia sembra incredibile. Pare quasi un’altra geniale trovata del supereroe “pentro”, che con la sua pagina Facebook ha fatto parlare di sé mezza Italia. Invece non è il frutto della fantasia: stando a indiscrezioni, la persona che si cela dietro il pipistrello di Gotham City è stata convocato negli uffici di via Palatucci. I poliziotti lo hanno ascoltato. Ma soprattutto, come detto, hanno posto sotto sequestro il suo costume.
Incredibile, ma vero. Il motivo? Allarme per la quiete pubblica, o qualcosa del genere. Il provvedimento della magistratura dovrebbe essere soltanto di natura precauzionale. Nulla di preoccupante. E sicuramente ha un suo fondamento: le norme vietano di andare in giro mascherati, per questioni di ordine pubblico. Chi non ricorderà le polemiche per le donne che vanno in giro in burqa? Problemi del genere se li pongono anche all’estero. In effetti l’estate scorsa a Denver, negli Stati Uniti, proprio alla prima di un film di Batman, un ragazzo (James Holmes), dichiarando di essere Joker (l’avversario di Batman), fece una strage: uccise 12 persone. Era vestito – si legge sul Corriere della sera – con un giubbotto nero antiproiettile, con casco e occhialoni scuri, maschera anti-gas, ed armato di due pistole e due fucili. Secondo alcuni testimonianze della prima ora, sarebbe stato vestito come Bane (da noi noto come Flagello), terrorista che interpreta la parte del “cattivo” dell’ultimo Batman.
Insomma: i buoni motivi per prendere queste benedette precauzioni non mancano. Ma in ogni caso il provvedimento appare senz’altro eccessivo. Piu’ di qualcuno si chiede: con tutte le inchieste che stanno già conducendo e le varie emergenze da affrontare, ci si preoccupa anche di un ragazzo che si è fatto qualche foto in maschera per le strade della città? In fondo è una goliardata. E si capirebbe lontano un miglio che si è di fronte a un gruppetto di buontemponi. Già: perché quelle foto l’amico di Capitan Venosa non se le fa certo con l’autoscatto. C’è di sicuro qualche amico – senza maschera – che lo accompagna. E che immortala il Batman de “noantri” con il cellulare. Ma tant’è. In questi giorni a Isernia-Gotham City la priorità è quella di tarpare le ali al “supereroe” pentro. Tutto il resto è noia. Evidentemente fa paura quella maschera. Scherzi a parte, in tanti ci sono rimasti male per l’eccessivo ed immotivato fiscalismo di magistratura e forze dell’ordine. Ma poco importa: ha tutta la nostra solidarietà. Siamo con lui. Così come i suoi tanti fan isernini e di Facebook.
fonte: quotidianomolise.it
ECCO COME SPENDONO I SOLDI A ISERNIA , SOPRATTUTTO NEL PALAZZO DELLE TORTURE , UNA SOLA PAROLA A QUESTI ATTI …………….. FATE PENA