VENAFRO. È stata un’impresa (o giù di lì) quella di Alfonso Cantone: essere eletti da una posizione di minoranza. L’avvocato, infatti, dal 2013 siede sui banchi dell’opposizione, dopo aver ricoperto per anni il ruolo di assessore. Nonostante ciò, ha deciso di accettare la candidatura alla Provincia con il centrodestra. «Non potevo dire di no agli amici di Orgoglio Molise». E così, grazie soprattutto ai voti dei grandi elettori conquistati extra gruppo consiliare, Cantone è stato eletto in via Berta .
Per l’esattezza, cinque sono stati gli amministratori dei comuni più grandi (Isernia e Venafro) a scrivere il suo nome sulla scheda; 14 nei piccoli paesi; e persino uno ad Agnone.
Malgrado si tratti di una new entry nel palazzo provinciale, Cantone ha le idee chiarissime: «Sono pronto a mettere a disposizione tutta la mia esperienza e la mia professionalità. Occorre assolutamente rilanciare il ruolo della Provincia di Isernia. «Orgoglio Molise cercava e voleva una figura che potesse dare un contributo vero e fattivo per rilanciare l’ente e non potevo dire di no. In questi due anni di mandato spero di riuscire a dare una mano decisiva per risolvere le vertenze aperte nel territorio pentro. La ‘cancellazione’ delle Province è stata una mossa sbagliata, soprattutto perché non si è pensato di ‘superarle’ con una alternativa. È stato deleterio, soprattutto per la nostra provincia». Il neo eletto garantisce che frequenterà molto spesso il palazzo di via Berta perché «occorre lavorare sodo per questa terra».
Una elezione dal sapore dell’impresa partendo dall’opposizione al Comune di Venafro: «Probabilmente nessuno ci credeva – ammette il diretto interessato -, ma evidentemente ho operato bene sia in passato in giunta e maggioranza che ultimamente in minoranza».
Alfonso Cantone ha voglia di fare: «La priorità va data alle strade, da troppo tempo abbandonate, e alle scuole. Senza dimenticare la vertenza degli ex cantonieri, ormai sfiduciati. Inoltre la Provincia deve giocare un ruolo più deciso e decisivo nell’ambito della tutela dell’ambiente, in particolare per quanto concerne l’area venafrana».
Insomma, come a dire: “Ho le idee chiare, non andrò ad Isernia a scaldare la poltrona…”.
Fonte : Primo Piano Molise