VENAFRO. Malgrado il discreto afflusso di pubblico, in città “Verso l’Expo” rischia di essere ricordato come l’evento delle polemiche e non come una concreta occasione di rilancio per l’immagine e l’economia.
“A bocce ferme” sul caso è tornato il capogruppo di “Venafro che vorrei”, Alfonso Cantone, il quale durante l’Expo aveva criticato l’organizzazione locale della manifestazione offrendo però collaborazione per ‘correggere’ l’esito dell’evento.
“L’Expo sta a Venafro come le Olimpiadi stanno a Roma. Un evento unico e irripetibile per la città. Peccato quindi che non tutto sia filato per il verso giusto. Tuttavia non tutti possono dirsi esenti da colpe – ha ammonito Cantone -. Bene ha fatto Sorbo a ringraziare le donne della commissione Pari opportunità e, in particolare, due componenti di minoranza Elena Bianchi e Carmen Natale. Quest’ultima ha addirittura contribuito con mezzi materiali e non solo con la presenza/collaborazione personale alla riuscita dell’iniziativa di domenica pomeriggio su cibo ed integrazione. In particolare, parlo della cena. Io ho partecipato alla manifestazione poiché, a differenza di altri appuntamenti, sono stato invitato dalle componenti di minoranza della commissione Pari opportunità. A Sorbo quindi dico che lui ha ragione a dire che le donne hanno sempre qualcosa da insegnare, pertanto lui prenda esempio e faccia magari mea culpa considerato che l’evento curato dalle Pari opportunità ha riscosso grande successo”.
Quindi, Cantone ha sottolineato come “se il sindaco avesse avuto la stessa sensibilità e lo stesso tatto istituzionale nel coinvolgere tutti, comprese minoranza, pro loco ecc. sicuramente la manifestazione avrebbe riscosso unanimi consensi e grande risonanza e non figuracce e disservizi. Tra questi, il peggiore, poiché ha riguardato dei bambini, è stata la mancata esibizione degli alunni di Santa Croce di Magliano, Larino ed Isernia che sono stati costretti a tornarsene a casa senza cantare perché una volta giunti a Venafro sono stati avvisati che il palco, il service e la strumentazione erano impraticabili causa pioggia”.
In definitiva, secondo Cantone se il sindaco si fosse comportato come le donne delle Pari opportunità, l’Expo avrebbe avuto successo e non sarebbe stato catalogata come “una sagra paesana riuscita male”. Per il consigliere di minoranza, poi, una grave pecca è stata rappresentata dalla carenza di comunicazione. “Per conoscere il programma degli eventi occorreva essere amici su Facebook del sindaco…”.
Quindi, Cantone ha lanciato una frecciatina al capo dell’amministrazione: “Domenica ho avuto l’onore di farmi la foto con il sindaco… Devo evidenziare come a parte il fido Dario Ottaviano, Marcello Cuzzone e Sergio Petrecca, la maggioranza fosse completamente assente. In merito alla location (Verlasce, ndr), tralascio ogni considerazione ma non posso esimermi dal dire che l’area espositiva sembrava (e sono buono) un campo di rugby dopo una partita!”.
Infine, un appello al sindaco: “Ora che i sette giorni di festeggiamenti enunciati da Sorbo alias regina Maria Antonietta sono finiti, segnalo che il popolo reclama lavoro, ospedale, servizi, riduzione tasse, aria e città pulite nonché scuole sicure. Su questo si dia da fare e risolva i problemi così come ampiamente promesso in campagna elettorale. Ribadisco: sulla risoluzione dei problemi il nostro gruppo è disposto a dare aiuto e fornire idee, Sorbo lo chieda e saremo felici di collaborare per il bene di Venafro. Diversamente, è meglio che si faccia da parte perché da solo ha dimostrato di non potercela fare”.
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