Questo è il messaggio inviato da Benito D’Amico e la moglie alla redazione di Primopiano.it e per cui non hanno ricevuto alcuna risposta.
Salve, siamo i genitori di Antonio D’Amico. Non vi scriviamo per smentire del tutto ciò che è successo, ma per pregarvi di informarvi bene prima di pubblicare certe notizie, informarvi bene prima di usare certe parole. Antonio, nostro figlio, è in misura cautelare, il processo per il suo arresto non c’è stato e non ci sarà a breve.
Nostro figlio non è stato “beccato” come avete scritto voi, ma è stato coinvolto in questa storia e si è presentato dalla polizia accompagnato da noi genitori e dal nostro Avvocato per difenderlo dall’accusa avanzata dal milanese Diego Ardimento.
È Diego Ardimento il ragazzo che è stato trovato in possesso di quella roba, il che è “ben diverso”.
Seconda cosa, quella foto del suo volto associata alla foto di quei pacchetti di droga non appartiene a lui, perché non l’hanno trovata nella sua abitazione e non dovevate permettervi di associarla alla sua persona. Quindi, cortesemente, fateci la cortesia di non associare fatti e foto a nostro figlio senza informarvi sulla realtà dei fatti. Da oggi in poi, vi preghiamo di essere clementi e non tramandare notizie incomplete, altrimenti saremo costretti a querelarvi.
Distinti Saluti