In Italia il dramma della violenza di genere si confronta con cifre sempre più esorbitanti e preoccupanti. Solo nei primi 9 mesi del 2018 sono stati ben 32 i femminicidi, mentre in calo risultano i cosiddetti reati-spia: maltrattamenti in famiglia, stalking, percosse, violenze sessuali. Crescono invece denunce e arresti. L’Associazione Di.Re (Donne in rete contro la violenza) conferma l’identikit dell’aggressore, nel 65% dei casi italiano.
I dati. Nel 2017 – secondo i dati raccolti dall’Istat, che per la prima volta ha svolto l’indagine sui servizi offerti dai Centri antiviolenza, in collaborazione con il Dipartimento per le Pari opportunità le regioni e il Consiglio nazionale della ricerca – le donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza sono state 49.152, 29.227 delle quali hanno iniziato un percorso di uscita dal tunnel dei maltrattamenti. Il 26,9% delle vittime che si rivolgono ai centri sono straniere e il 63,7% ha figli, minorenni in più del 70% dei casi.
In occasione della giornata, Terre des Hommes e ScuolaZoo hanno inoltre rilasciato i dati dell’Osservatorio InDifesa, la più grande indagine realizzata in Italia insieme alla Generazione Z su violenza, stereotipi di genere, bullismo, cyber-bullismo e sexting: dalle interviste condotte su oltre 5400 ragazzi e ragazzi è emerso come questi siano perfettamente consapevoli dei rischi della rete. Per la Generazione Z, infatti, ciò che è virtuale è reale: sono molestie e forme di violenza a tutti gli effetti anche quelle che avvengono online.
La giornata internazionale. Per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, indetta dall’Onu il 25 novembre per sensibilizzare su un fenomeno tutt’altro che sradicato anche nelle società più moderne ed emancipate, sono come ogni anno moltissime le iniziative dal nord al sud del Paese. Quest’anno in particolare, a seguito di una decisione di UN Women – l’agenzia Onu che si occupa dei diritti delle donne – eventi ed iniziative sul tema si protrarranno fino al 10 dicembre 2018.
Le campagne. “La violenza nei confronti delle donne è una grave violazione dei diritti umani, eppure è tuttora diffusa in tutto il mondo. L’idea che le molestie o le violenze inflitte alle donne siano normali e accettabili è sbagliata e deve cambiare. Spetta a tutti noi dire no, respingere apertamente gli atti di violenza o molestia, sostenere le vittime”: la dichiarazione della Commissione europea e dell’Alta rappresentante in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza nei confronti delle donne si allaccia molto bene alla campagna bipartisan “Non è normale che sia normale”, presentata dalla vicepresidente della Camera ed ex ministro alle Pari Opportunità Mara Carfagna, che ha presentato un emendamento per istituire un ulteriore fondo per assistere le famiglie affidatarie di orfani di femminicidio.
Interessante anche il taglio scelto da un’altra campagna, quella di Earth Day Italia, che ha lanciato l’iniziativa di sensibilizzazione #4women4earth strettamente legata all’Obiettivo 5 sulla parità di genere che le Nazioni Unite hanno inserito tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030. La campagna parte dal concetto che chi è violento con la terra lo e anche con le persone ed è per questo che l’organizzazione, sede italiana dell’Earth Day Network di Washington, ha inserito il tema tra i contenuti principali delle prossime celebrazioni della 49a giornata mondiale della Terra, dal 22 al 29 aprile 2019.
“Quello della violenza di genere è un problema che ha radici culturali profonde – spiega Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia – e questo perché evidentemente l’essere umano tende a sostituire il piacere che prova nel custodire con cura la bellezza di una relazione e la ricchezza della natura con un compulsivo desiderio di possesso che finisce per distruggere ogni cosa. Non è un caso che la violenza sulle donne sia quasi sempre perpetrata dal partner o addirittura dai familiari. Anche con la Terra ci comportiamo in questo modo: dovremmo custodirla con amore, ma preferiamo pensarla come una nostra proprietà”.
Città per città. A Milano, dal 23 al 25 novembre, si terrà la nona edizione del WeWorld Festival, organizzato dalla onlus omonima; l’evento ospita mostre, performance, musica, film e conversazioni sul tema della vioelnza e vedrà la partecipazione di personaggi come Samantha Cristoforetti, il regista Marco Tullio Giordana, la scrittrice Simonetta Agnello Hornby e Il Terzo Segreto di Satira. Oltre al tenere la bandiera a mezz’asta a Palazzo Marino, il capoluogo lombardo lancerà in molti teatri convenzionati con l’amministrazione comunale un “posto occupato”, in memoria di tutte quelle donne che hanno pagato con la morte il prezzo della violenza.
Un decisivo e definitivo “No!” alla violenza sulle donne è il motto alla base del progetto #NoiFermiamoL’Indifferenza, promosso dal Comune di Cologno Monzese, Janssen Italia e Regione Lombardia nel 2017 per creare un Comitato di Uomini Virtuosi, rappresentanti di diverse categorie professionali, impegnati in prima persona con azioni concrete e iniziative di sensibilizzazione sul tema.
A Roma il 25 novembre si svolgerà la consueta manifestazione nazionale organizzata dall’Associazione “Non Una di Meno” e la Serie A di calcio scenderà in campo con un’iniziativa di solidarietà, mentre molti Comuni illumineranno di arancione le facciate dei Municipi in segno di solidarietà. Sempre nella capitale si terrà, lunedì 26 novembre alla Casa internazionale delle donne, un incontro con il magistrato Paola Di Nicola, autrice di “La mia parola contro la sua”, libro che racconta i “pregiudizi che la nostra società ha interiorizzato, volti a neutralizzare la donna e a perpetuare una sudditanza e una discriminazione di genere in ogni settore, soprattutto in quello giuridico”.
“Ritagli di donne” è invece la mostra di Benedetta Montini allestita sempre a Roma – nella Galleria di arte moderna – per il 24 e 25 novembre, con l’intento di sfruttare l’arte per sensibilizzare le persone sul tema della violenza e del femminicidio: l’iniziativa è frutto di un’idea di “Secondo cuore”, onlus che si occupa di sostenere sotto il profilo chirurgico, psicologico e legale tutte le donne che portano sul loro corpo i segni della violenza.
In occasione della 40esima edizione del “Festival internazionale di Cinema e donne di Firenze” – che è ospitato dal 21 novembre al cinema La Compagnia, al Deutsches Institut Florenz, all’Institut Français Firenze e a Palazzo Coppini – nel capoluogo toscano il 25 saranno organizzati diversi eventi sul tema e alle 21 verrà proiettato il film “La bella e le bestie”, di Kaother Ben Hania, che sarà poi ospite del festival.
Il Teatro Storchi, la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, ERT Fondazione, il Comune di Modena e l’Associazione Centro Documentazione Donna Modena promuovono l’incontro “Uomini che non odiano le donne”, nato da un’idea di Loredana Lipperini, scrittrice e conduttrice radiofonica e tra le voci della nota trasmissione Fahrenheit di Rai Radio3, come occasione per scavare dentro l’immaginario della violenza, affrontando i miti che lo sostengono e scoprendo come sia possibile osservare la relazione tra uomo e donna in maniera differente, con una valenza più positiva, grazie ai racconti e agli autori, di oggi e di ieri, scelti dagli artisti presenti. Lipperini parlerà con la scrittrice Simona Vinci e il cantautore Vasco Brondi, accompagnati dai disegni dal vivo di Alessandro Baronciani e dalle letture degli allievi della Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro.
Nei comuni del bolognese, da Anzola dell’Emilia a San Giovanni in Persiceto e Valsamoggia, sono spuntate o stanno per essere inaugurate panchine rosse che ricordano le vittime della violenza contro le donne, e a Bologna lunedì 26 novembre si svolgerà la cerimonia in memoria di tutte le donne vittime di femminicidio nel Cortile d’onore di Palazzo d’Accursio. Sempre a Bologna fino al 4 dicembre prossimo si terrà la XIII edizione del festival La violenza illustrata. “Taci, anzi parla” il titolo scelto quest’anno per il grande contenitore di appuntamenti culturali promossi da e in collaborazione con la Casa delle donne.
fonte:https://www.repubblica.it/solidarieta/diritti-umani/2018/11/24/news/giornata_contro_violenza_sulle_donne-212508361/