Comunicato stampa per le redazioni giornalistiche molisane
Gentile Redazione,per fare cultura ci si deve rimettere di tasca propria. Al massimo un caciocavallo o una cena tra amici.
Le pubbliche amministrazioni, salvo poche eccezioni, sono impegnate a trovare i soldi per le indennità e non hanno tempo per dedicarsi alle iniziative culturali.
Per questo motivo chiedo a codesta Redazione, sul piano assolutamente personale, di voler dare un certo rilievo a uno degli ultimi racconti di piazza che farò in questa estate.
Il 20 agosto, alle ore 21, sulla bellissima piazzetta dell’Annunziata di Venafro, racconterò la Venafro romana con una conversazione che avrà come sottotitolo: Venafrum, quantum fuerit, ipsa ruina docet. (Quanto sia stata grande Venafro lo dicono le sue rovine).
Sarà un viaggio nella storia antica di Venafro partendo dalla leggendaria fondazione attribuita a Diomede e passando per le trasformazioni urbanistiche, la creazione del grande acquedotto che conduceva le acque dalle sorgenti del Volturno, le lapidi più significative, il suo teatro, il suo anfiteatro, la sua Venere.
Un viaggio anche alla ricerca dei termini antichi che sono sopravvissuti nel dialetto attuale a dimostrare una sostanziale continuità tra l’epoca romana e quella di oggi.
Il tutto con l’aiuto di immagini e ricostruzioni grafiche.