A dimissioni in corso in Comune c’era chi firmava provvedimenti dell’ultima oraSfornata di delibere proprio sul gong. Proprio così. Mentre undici consiglieri comunali depositavano le loro dimissioni presso lo studio notarile Ventriglia, al comune c’era chi aveva preparato gli ultimi colpi, prima dello scioglimento del consiglio e, forse, anche dopo.
Delibere e determine fanno bella mostra di sé sul sito del comune, tantissime “licenziate dai dirigenti tra il 29, 30 maggio. Incarichi ai soliti nomi.
Basta andare a leggere le delibere per rendersi conto di come a Venafro si scelgono i tecnici di fiducia. Una curiosità per l’appalto da 500 mila euro della scuola di Ceppagna.
Il progetto preliminare è stato fatto dall’ingegnere Marco Chiaverini, citato anche in una delibera precedente a firma dell’ex capo settore ai lavori pubblici Carlo Tatti.
Chi ha scelto la vecchia amministrazione per la redazione del progetto esecutivo? Chiaverini? Macchè! Altri tecnici.
Qualcuno pensa a un dispetto perpetrato a danno dell’ex assessore all’Istruzione Benedetto Iannacone. Che aveva incaricato Chiaverini di preparare il preliminare per la ristrutturazione dell’edificio di Ceppagna.
Passando poi all’appalto di via Colonia Giulia, per la sistemazione della palestra e dell’esterno della nuova scuola, quella interessata dal crollo della controsoffittatura per intenderci, si scopre che nel team dei tecnici addirittura ci sono padre e figlia.
Tutto lecito per carità, si dirà che il costo non aumenta per il compenso è unico ed è quello che tocca all’ingegnere papà mentre per la figlia significherà acquisire punteggi a livello di curriculum personale.
Ma cosa diranno i tanti tecnici di Venafro che non hanno santi in paradiso e nemmeno un papà ingegnere nelle grazie di questo o quell’amministratore? Tutto questo è morale? Insomma, l’ex sindaco Nicandro Cotugno e i suoi ex collaboratori sono riusciti, proprio all’ultimo momento a piazzare tanti tecnici amici.
Il Quotidiano è in grado di anticipare che qualche ex amministratore si presenterà al cospetto delle Commissarie contestando la validità delle ultime delibere e determine, firmate da dirigenti che sarebbero stati costretti ad eseguire ordini superiori.
Una vicenda tutta da chiarire, ma che sta provocando indignazione in città. Ancora non si spegne l’eco a Venafro per le indennità che gli ex amministratori si sono fatti liquidare, in spregio al fatto che da febbraio al Comune di Venafro dove si è solo litigato, senza produrre nulla di interessante.
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