Il servitore di camera di Sorbillo, il sindaco arzillo, oggi ha scritto che il Comune di Venafro vuole dare la cittadinanza al mio amico Osvaldo Bevilacqua per la trasmissione “Sereno variabile”.
La cosa non può che farci piacere, anche perché l’idea è del maestro Claudio Luongo.
Sorbillo, come la “Mosca cocchiera” (…lo ha ricordato Lora…) cerca di cavalcare il momento di notorietà di Venafro per giustificare l’indennità mensile dalla quale non è capace di staccarsi.
Invece di dire queste stronzate il servitore di corte farebbe bene a ricordare a Sorbillo, il sindaco arzillo, che il merito della riuscita della trasmissione ha due nomi precisi: Emilio Pesino (che con il “Parco dell’Ulivo” si è sobbarcato buona parte delle spese per assicurare la riuscita della trasmissione) e Francesco Tomasso (che ha posto tutta la sua professionalità e il suo amore per Venafro, rifondendoci anche di tasca propria).
Sorbillo, sindaco arzillo, che del calendario ricorda soprattutto il 27 di ogni mese quando va ad allattarsi alla zizzella mensile, con la sparata della cittadinanza onoraria a Bevilacqua pensa di accreditarsi presso un popolo che egli ritiene pecorone e incapace di capire chi abbia alzato il culo per la riuscita della puntata di “Sereno variabile”.
Sorbillo non ha fatto nulla di nulla per la riuscita della trasmissione. Non ha pagato manco un caffè ai musicisti che sono venuti da fuori per dare lustro alla città di Venafro e adesso vuole mettere la pezza a colore con la cittadinanza a Bevilacqua…
Si deve solo vergognare per questa ennesima dimostrazione di opportunismo che offende tutti noi che abbiamo collaborato solo ed esclusivamente per onorare il Parco dell’Ulivo dove la nostra storia ha le sue radici.
Si deve fare capace!
Qualunque tentativo di infilarsi da opportunista magistrale in cose che culturalmente non gli appartengono saranno da me denunziate all’opinione pubblica.