Dover apprendere da alcuni organi di stampa informazioni relative “al decollo della Casa di Tom” nella frazione di Roccapirozzi, sugli sviluppi e su una possibile intesa tra l’Amministrazione comunale di Sesto Campano e gli abitanti della frazione ci lascia costernati. Chi si è titolato nel diffondere tali notizie ha sentito suonare evidentemente solo le campane dell’Amministrazione Comunale, attento come tutti a trascurare la voce e gli stati d’animo di chi invece, ormai da quasi due mesi, cerca di rivendicare diritti inviolabili da troppo tempo negati alla gente comune.
Si parla di intesa raggiunta salvo varie ed eventuali prese di posizione della popolazione. Addirittura si parla di verificare la disponibilità della gente di Roccapipirozzi di accogliere positivamente il deliberato del comune, senza conoscere evidentemente né la realtà dei fatti, né il trattamento riservato dall’Amministrazione alle ripetute richieste di circa cinquecento cittadini.
Notizie scritte ad hoc per il raggiungimento di un fine specifico, o disinformazione sui fatti da parte dell’autorevole giornalista?
Noi del Comitato civico di Roccapipirozzi non siamo in grado di rispondere ad una domanda del genere. Siamo gente semplice, non siamo abituati ai meccanismi contorti della politica. Siamo abituati però a lottare e sacrificarci per ottenere un po’ di giustizia. Difenderemo con tutte le nostre forse l’unico edificio disponibile nella nostra comunità; il presidio permanente presso l’edificio scolastico c’è tutt’oggi e li rimarrà finche il Sindaco non darà soddisfazione alle nostre richieste, argomentando con chiarezza sul suo operato.
Non crediamo decoroso il trattamento riservato a più di cinquecento cittadini da una sorda e pasticciona amministrazione comunale, che nonostante i tanti appelli e i momenti di dialogo inutilmente richiesti, tira dritto per la propria strada in nome di un cieco altruismo e di una falsa rilevanza sociale.
Ma forse non si tratta di rilevanza sociale ascoltare i propri concittadini? E’ corretto da parte della politica sestolese, dopo oltre cinquanta giorni di presidio del plesso scolastico di Roccapipirozzi, non degnare la propria gente di un segno di distensione e dialogo? Ma siamo ancora in democrazia?
Il Comitato civico di Roccapipirozzi, gente comune che lavora, farà di tutto affinché su tale questione venga fatta dovuta chiarezza. E’ arrivato il momento non solo di abbassare la testa e pagare le tasse, ma di pretendere ed ottenere dai nostri amministratori un comportamento chiaro, trasparente e proteso al bene della comunità.
Basta con l’arroganza e la prepotenza ….. la gente pretende fatti chiari e non falsi perbenismi utili a pochi, ma dannosi per molta gente onesta che lavora e paga le tasse con sacrifici immani.