Incognita sulle dimissioni ‘in massa’. La decisione entro oggi altrimenti non si farà in tempo ad indire le elezioni a maggio
La quiete dopo la tempesta! E’ già, proprio così. In città c’è una apparente tranquillità negli ambienti vicini al sindaco Cotugno, sfiduciato, di fatto, dai “disandriani” Raimondo Santilli, Marco Valvona, Luigi Viscione e Sergio Petrecca.
Per il momento, a “gioire” sono le casse comunali per via delle dimissioni dell’Assessore Valvona, con un risparmio mensile di oltre 2 mila euro. Undici consiglieri disposti a dimettersi per far cadere il sindaco Cotugno e consentire di votare a maggio? Macchè.
L’ultimo giorno utile per una vera e propria corsa contro il tempo, è oggi 22 febbraio. Dopo questa data, anche se dovessero arrivare le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali, non si farebbe più in tempo per indire le elezioni a maggio di quest’anno e si aprirebbe la fase commissariale dell’Ente. I gruppi di opposizione Città Nuova( Antonio Sorbo e Carlo Potena), “Patto”( Vincenzo Cotugno, Alfredo Ricci, Angelamaria Tommasone, Enzino Bianchi) e gruppo misto( Massimiliano Di Vito da poco passato al Fli) pronti alle dimissioni qualora i quattro ribelli della maggioranza decidessero di fare altrettanto.
L’operazione dimissioni come detto dovrebbe essere formalizzata entro oggi dinanzi al notaio. Tra i due fuochi( il sindaco Cotugno da una parte e il gruppo di Di Sandro dall’altra) si troverebbero l’Assessore all’Istruzione Benedetto Iannacone e il consigliere Michele Mascio, entrambi appaiono in questi giorni tesi, non sanno che pesci pigliare.
E ieri a mezzogiorno si è tenuta la conferenza dei capigruppo per fissare la data del prossimo consiglio comunale su argomenti presentati oltre un mese e mezzo fa dagli esponenti de Il Patto. Alla riunione erano presenti solo le minoranze con Antonio Sorbo e Vincenzo Cotugno, assente la maggioranza.
Il Presidente del consiglio si è i mpegnato a convocare l’assise civica per la prossima settimana. Il leader del gruppo il Patto Vincenzo Cotugno un po’ urtato dalle dicerie di questi giorni sul possibile accordo tra la maggioranza e il suo gruppo. “ E’ veramente avvilente vedere che a Venafro la politica si continua a fare nei bar, con attori interessati che non hanno il coraggio di confrontarsi nelle sedi istituzionali.
Penso che ho già chiarito la mia posizione e quella del mio gruppo. Nessuna stampella a questa maggioranza. Il sindaco Cotugno deve fare una sola cosa: dimettersi. Questa volta non lo diciamo dai banchi delle opposizioni, ma è la logica conseguenza di quanto accaduto all’interno della sua maggioranza negli ultimi giorni. “ Sulla stessa lunghezza d’onda Antonio Sorbo che si augura di non assistere a una lunga agonia fino alle prossime elezioni della primavera 2013. La partita ora si sposta in consiglio comunale.
Sulla carta il primo cittadino può contare su dieci voti mentre sul fronte opposto i voti sarebbero undici. Questo vuol dire che di volta in volta, provvedimento dopo provvedimento, Cotugno dovrà trovare in consiglio la maggioranza qualificata. Alle porte c’è la tappa del bilancio.
Si dovrebbe arrivare a giugno, tenendo conto delle possibili deroghe del governo nazionale sulla scadenza di presentazione per gli enti locali dello strumento contabile esercizio finanziario 2012.
Chissà quanti “morti” rimarranno sul campo a seguito della lotta intestina in seno all’amministrazione comunale che è appena incominciata e che non promette nulla di buono.
Il rischio grosso è che a Venafro, al comune si vivrà alla giornata. Con inevitabili ripercussioni sulla vita amministrativa dell’Ente.
FONTE: QUOTIDIANOMOLISE.IT