Pronto a candidarsi di nuovo alla carica di sindacoSi avvicina settembre e si avvicinano pure le elezioni comunali. A Venafro cominciano a tenersi le prime riunioni. Certo ancora è lontana la prossima primavera ma c’è chi gioca d’anticipo. Scoraggia di certo la situazione finanziaria del comune che viaggia con un debito accertato di oltre 4 milioni di euro.
Le due Commissarie Ocello e Ferri in difficoltà per far quadrare i conti in vista dell’approvazione del bilancio di previsione 2012. I tagli drastici del Governo centrale in fatto di trasferimenti statali, fanno il resto.
Ma chi sono i papabili candidati alla carica di sindaco per le prossime elezioni comunali? E’ questa la domanda che i cittadini si pongono. Tra i papabili in quota Pdl c’è certamente Vincenzo Cotugno, ex sindaco e che potrebbe mettere tutti d’accordo nel centrodestra.
Il Partito Democratico punta sul vice segretario Massimiliano Scarabeo che potrebbe lanciare qualche uomo di sua fiducia per la corsa alla poltrona più ambita del parlamentino venafrano.
Rimane in campo anche l’ex sindaco Nicandro Cotugno che però potrebbe appoggiare dall’esterno la lista di Vincenzo Cotugno, insieme al gruppo che fa capo a Enzino Bianchi.
Città Nuova, il gruppo di opposizione al sindaco uscente, di sicuro lancerà ancora una volta Antonio Sorbo, oggi in carica come consigliere provinciale in quota Sel.
E Il Quotidiano inizia a sondare il terreno partendo da Antonio Sorbo, ex capogruppo di opposizione di Città Nuova e uno degli artefici della caduta anticipata dell’ex sindaco Nicandro Cotugno e della sua risicata maggioranza.
Sorbo lei è disposto a candidarsi di nuovo a sindaco della città?
“Se a Venafro si andrà concretizzando un progetto di totale cambiamento, che veda protagonisti i giovani, le donne, il popolo di Venafro che vorrà riappropriarsi della propria città, io sono pronto a dare il mio contributo nel ruolo che mi si chiederà di ricoprire, dall’attachino dei manifesti elettorali al candidato. Questa è l’unica condizione. Non parteciperò a tavoli di partiti, a trattative con gruppi di potere, a quelle liturgie obsolete che a Venafro non hanno oggi alcun senso.
Venafro ha bisogno di una lista di salute pubblica che vada oltre gli schieramenti politici e che mandi in soffitta i gruppi di interesse che hanno sempre tirato le fila delle ultime amministrazioni che si sono succedute, gruppi di interesse che si stanno già organizzando e che si preparano a candidarsi direttamente per la gestione della cosa pubblica per spolpare quel poco che è rimasto intorno all’osso. Una vittoria dei soliti noti, anche se dovessero nascondersi dietro qualche faccia “nuova” ma sempre legata al sistema di potere che ha strangolato questa città, sarebbe una iattura non più rimediabile per Venafro.”
Lei quindi non esclude una sua candidatura a sindaco?
“No, non la escludo affatto.”
E, in caso di elezioni anticipate, cosa farà alle prossime regionali?
“Ci sto riflettendo. Io da qualche lustro combatto il sistema di potere rappresentato dagli uomini del centrodestra che hanno devastato questa regione e Venafro. Se mi renderò conto che serve anche il mio modesto contributo per mandarli a casa, non escludo una mia partecipazione alla competizione elettorale regionale”.
quotidianomolise
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