Checco Zalone ormai può dire tutto quello che gli gira per la testa. E’ diventato noto grazie al berlusconismo dilagante (che è ormai una filosofia morale) ed è convinto che l’essere diventato famoso lo abiliti ad aprire la bocca e soffiarvi dentro.
Tra l’altro agisce come un irresponsabile che non si rende conto che, superata la soglia dell’imbecillità divertente, si passa a un livello nel quale ogni frase dovrebbe essere attentamente vagliata prima di essere pronunciata.
Zalone è come un ubriaco alla guida spericolata di un suv nella piazza del mercato. Gli piace divertirsi e non capisce che il suo divertimento dovrebbe finire dove cominciano i problemi quotidiani degli altri.
Pensare che quella frase con la quale paragona i Molisani a un popolo che della civiltà moderna non conosce neppure le automobili sia stata pensata all’ultimo momento è ingenuo. Un comico serio non è un buffone. Zalone è andato a una conferenza stampa preparata da lui, voluta da lui, gestita da lui.
Chissà quante volte aveva ripetuto quella battuta prima di presentarsi in pubblico.
E’ tipico dei neoricchi sentirsi padroni del mondo. Così non esita manco a offendere suo fratello e sua madre nell’intervista a margine dell’incontro con i giornalisti pur di far ridere.
Ma a parte la conferenza che a me sembra penosa soprattutto quando riferisce che il presidente della regione lo abbia ringraziato perché si è interessato del Molise, mi ha fatto imbestialire una notizia di questa estate.
Pare che il suo produttore abbia pagato il Ministero per i Beni Culturali per girare una scena nel teatro di Sepino.
Quando protestai pubblicamente per il fatto che le erbacce al teatro di Sepino erano rigogliose nel mese di giugno, mi fu detto che non potevano essere tagliate perché in quelle condizioni doveva apparire la scena per Zalone.
http://www.francovalente.it/2013/06/12/invece-di-protestare-per-una-cacciata-mai-avvenuta-perche-non-va-a-tagliare-lerba-a-sepino/
La scena, peraltro, non è stata mai girata perché questi film cambiano copione in corso d’opera.
Spero, comunque, sia solo una stronzata detta da un funzionario della Soprintendenza, perché se fosse vera, sarebbe ancora più grave della stronzata detta dal comico che rispetta tanto il fratello incapace, sua madre ignorante e il Molise troglodita…
dal blog di Franco Valente
www.francovalente.it