Stasera riunione a Vairano Patenora tra sindaci, associazioni e cittadini Centrale turbogas, tutti contro il sindaco di Presenzano Vincenzo D’Errico che ha detto si al progetto della Edison per un impianto da 800 megawatt. E di rimando il primo cittadino del piccolo centro alle porte di Venafro ribadisce:” A casa mia faccio come ritengo giusto.”
A prendere ancora una volta l’iniziativa il consigliere comunale di minoranza di Vairano Patenora Lino Martone e il capogruppo di maggioranza Marcellino Di Sano che hanno chiamato a raccolta per questa sera presso la sede municipale, a partire dalle ore 20,30, tutti i sindaci, le associazioni ambientaliste, i sindacati le varie categorie professionali per “arginare dicono i due consiglieri la devastante decisione per l’installazione della centrale turbogas”. In Molise ha ribadito il no secco anche il Presidente del Consiglio regionale Mario Pietracupa che mette in guardia tutti su chi cerca di sfruttare la crisi per non precisati scopi. Martone e Di Sano senza mezzi termini attaccano D’Errico che non ha voluto aprire un dialogo sull’argomento. “Purtropposcrivono ancora Martone e Di Sano costernati abbiamo dovuto prendere atto del rifiuto di Presenzano a sospendere e dare vita a un confronto preventivo. E’ un atto grave che va assolutamente recuperato, pena della totale tracimazione del ruolo e dell’unità dei comuni dell’alto casertano e del Volturno, sui grandi problemi di crisi, sviluppo e giusto utilizzo del territorio che si stanno aprendo. Ciò nonostante si apre un nuovo capitolo sia sul fronte legale che sul piano dell’iniziativa sociale e politica.” Gli organizzatori di questa manifestazione poi contestano anche le motivazioni addotte dall’assise civica di Presenzano per l’approvazione definitiva della pratica Edison. “E’ puramente strumentale proseguono Martone e Di Sano e di comodo la motivazione circa l’inevitabilità dell’insediamento della centrale, richiamando addirittura il cosiddetto Decreto Salva Centrali che la Suprema Corte ha dichiarato incostituzionale nel suo articolo essenziale. Gli atti illegali commessi sono tanti, a cominciare dai comuni non convolti nella Conferenza dei servizi e nell’individuazione dei possibili danni ambientali, che non si fermano nelle emissioni atmosferiche ma sono 10 volte più gravi nell’emissione delle acque di raffreddamento direttamente nel Volturno, oltre lo squilibrio idrografico del nostro fiume e oltre lo sconvolgimento si arrecherebbe alla recente decisione regionale del Parco storico.” Insomma una vera e propria fronda contro Presenzano. L’esercito del no alla turbogas aumenta giorno dopo giorno e coinvolge anche enti, istituzioni e comuni molisani, posti a confine con la provincia di Caserta a cominciare da Sesto Campano, Venafro e i centri limitrofi della Valle del Volturno. Si attende la partecipazione massiccia anche dal Molise per la riunione di questa sera.