Il cantiere può riaprire, le due ditte riprenderanno a scavare in mattinata“Apprendo con viva soddisfazione la notizia della imminente ripresa dei lavori per la sistemazione della zona antistante il Castello Pandone di Venafro.” Così commenta l’ex capogruppo di Città Nuova Antonio Sorbo, la notizia data in esclusiva ieri dal Quotidiano, della ripresa dei lavori presso piazza Castello. Le due ditte riprenderanno a scavare domani, secondo quanto comunicato dal comune. Sorbo segue con particolare attenzione l’evolversi della situazione e fa i complimenti alla Commissaria Ocello per la preparazione e la caparbietà dimostrate in questo frangente. “La recente nomina del nuovo RUP scrive ancora Sorbo e l’azione intrapresa dai commissari e dallo stesso RUP per sanare le gravi illegittimità che avevano bloccato i lavori hanno consentito alla Regione di poter finalmente formalizzare l’erogazione di parte del finanziamento previsto consentendo la riapertura del cantiere. Infatti, nonostante la stessa Regione, grazie soprattutto all’impegno – che posso testimoniare personalmente del dirigente dott. Nicandro Pilla, si fosse adoperata in ogni modo per sbloccare la situazione nel rispetto delle norme, le pesanti problematiche relative alle procedure adottate dalla vecchia amministrazione zione guidata da Nicandro Cotugno e da chi aveva la responsabilità del procedimento avevano portato questo intervento in un vicolo cieco. Prendo anche atto delle dichiarazioni della commissaria Ocello, rilasciate in data odierna alla stampa locale (Il Quotidiano di ieri ndr), in cui la stessa ha spiegato che è stato necessario perfezionare “tutte le procedure– riportiamo le parole testuali che erano molto ma molto carenti. Proprio per queste mancanze la Regione Molise non poteva elargire il finanziamento. Si andava avanti– ha continuato la dottoressa Ocello – addirittura senza contratti, con una serie impressionante di illegittimità”. In buona sostanza la commissaria Ocello ha confermato quanto da noi sostenuto, come gruppo consiliare, con la mozione che fu votata a maggioranza dal Consiglio comunale nella scorsa primavera con cui si chiedeva di revocare alcuni atti e di sanare le illegittimità, mozione di cui l’allora sindaco non volle tener conto, proseguendo caoticamente sulla strada intrapresa e creando ulteriori difficoltà. Le illegittimità che riscontrammo alloraprosegue il noto politico venafrano le abbiamo segnalate successivamente con una nota ufficiale, protocollata a metà giugno, alla stessa commissaria che si era appena insediata. La quale oggi non solo indirettamente ci dà ragione ma, fortunatamente, ha deciso con determinazione di voltare pagina. Speriamo ora che l’azione del commissario e del nuovo RUP, architetto Celino, consenta di far uscire questo intervento dal pantano in cui lo aveva costretto una gestione – politica ed amministrativa approssimativa, dilettantesca e spregiudicata a causa della quale si è corso concretamente il rischio di perdere il finanziamento, e che finalmente Venafro possa vedere concluso nei prossimi mesi un intervento il cui iter amministrativo è partito quasi dieci anni fa “liberando” gli abitanti di quella zona del centro storico che da tre anni sono praticamente “prigionieri” di questo cantiere. Auspico infine che, nel prosieguo dei lavori, vi sia il coinvolgimento diretto della competente Soprintendenza.”