Nel persistente e difficile momento di crisi se non addirittura di recessione, finalmente una buona e positiva notizia per il mondo del lavoro venafrano e di r i f l e s s o p e r l ’ e c o n omi a molisana. Il giudice presso il Tribunale d’Isernia ha firmato il provvedimento di autorizzazione per il fitto dell’ex Geomeccanica di Venafro alla MDT di Parma, anch’essa produttrice di macchine ed attrezzature per trivellazioni e geognostica del sottosuolo, vale a dire lo stesso settore lavorativo dell’azienda venafrana. Alla luce di tale importantissima determinazione del Tribunale pentro, l’ex Geomeccanica potrà riaprire i battenti ai primi del 2012 con la nuova sigla d e l l a MDT p a rme n s e e riavviare l’attività sospesa tempo addietro. Inizialmente verranno assunti 15 lavoratori tra gli ex dipendenti Geomeccanica e nel prossimo mese di marzo altri 5 ritroveranno occupazione nei capannoni lungo la statale 85 Venafrana, all’ingresso sud della città. Si riaprirà quindi col fitto dell’ex Geomeccanica da parte della MDT, la quale avrà poi venti mesi a disposizione per perfezionare l’atto di acquisto definitivo dello stabilimento venafrano. Un dato importante e significativo in merito a tale vicenda che finalmente pare avviata a soluzione : d’ora innanzi si lavorerà, come detto, con la nuova denominazione sociale, ossia MDT di Parma, ma le macchine e le attrezzature che usciranno dall’azienda venafrana conserveranno lo storico marchio CMV, ossia Costruzioni Meccaniche Venafrane,con cui s’iniziò a lavorare a partire dagli anni ‘60 ed a produrre macchine ed attrezzature per trivellazioni, perforazioni e geognostica del sottosuolo, che conquistarono in breve i mercati internazionali imponendosi nei diversi Continenti grazie al lavoro molisano e venafrano in particolare. Una notizia, quindi, che rinfranca ed incoraggia soprattutto nel delicato momento che la nazione sta vivendo. Ed allora, bentornata CMV e buon lavoro alle sue maestranze ed alla nuova proprietà!