VENAFRO. Lunedì sera il Consiglio comunale convocato per riassestate il bilancio rischia di svolgersi in un clima davvero incandescente.
Ormai è scontro all’arma bianca tra maggioranza e opposizione. Senza calcolare il classico carico da 90 messo da Elisabetta Cifelli. Sia come sia, Alfonso Cantone ha inteso mettere i puntini sulle ‘i’ rispetto alle dichiarazioni rilasciate a Primo Piano Molise dal capogruppo di maggioranza: “Contrariamente a quanto fatto intendere da Marcello Cuzzone, non ho mai criticato il professionista Carlo Potena, bensì l’operato di Potena in quanto assessore al Bilancio della mia città. Cuzzone, quindi, sia cauto nelle proprie affermazioni”, avvisa il capogruppo di minoranza. Non pago, Cantone è partito al contrattacco: “Cuzzone poi deve sempre spiegarci come mai ha dapprima in pubblica piazza proposto la riduzione delle indennità e successivamente non ha votato la mozione depositata dal sottoscritto che formalmente chiedeva una riduzione Mi permetto di dirgli che così non è credibile…”.
Secondo il consigliere di opposizione, Cuzzone non sarebbe credibile nemmeno quando “continua a dire che hanno ereditato montagne di debiti dalla passata legislatura (dichiarazione falsa). Ma io chiedo: allora che ci fa il buon Cuzzone seduto in maggioranza gomito a gomito con l’assessore Marco Valvona e con il consigliere Sergio Petrecca, i quali furono due pilastri importanti della precedente amministrazione? Caro Marcello, sei rimasto solo tu a difendere l’indifendibile pertanto t’invito, nei momenti di relax, a rileggerti la storia di Hiroo Onoda (militare giapponese, noto perché, dopo quasi 30 anni dalla fine della seconda guerra mondiale nel 1974 – più o meno il tempo da te trascorso nelle aule consiliari – nella giungla sull’isola filippina di Lubang, venne arrestato perché si rifiutava di credere che la guerra fosse finita)”.
Alfonso Cantone ne ha per tutti, e certamente a lui proprio non potevano passare inosservate le dichiarazioni scritte su Facebook e riportate ieri da queste colonne dell’ex consigliera e assessore Elisabetta Cifelli. “Nella sua onestà, correttezza e trasparenza racconta gli avvenimenti che hanno condotto alle sue dimissioni confermando quanto da me asserito già molto tempo addietro e avvalorando, qualora ce ne fosse stato bisogno, tutto quanto da me affermato in precedenza… Penso che quella di Cifelli sarebbe stata la mazzata finale per qualsiasi amministrazione degna di questo nome, quindi: arrendetevi e liberate la città!”.
fonte: Primo Piano Molise