È ancora una volta la UIL Beni Culturali a dover vigilare e, conseguentemente, informare l’ opinione pubblica su quanto tristemente accade nel settore della cultura e della sua tutela! È abbondantemente noto quanto sta accadendo al Museo Nazionale del castello Pandone di Venafro in provincia di Isernia in quel di Molise, relativamente a quelli che vengono definiti “lavori di sistemazione del fossato ecc,ecc.”, che invece altro non sono che la rappresentazione più oscena di uno degli scempi di natura archeologica, architettonica e paesaggistica del territorio di cui trattasi e non solo (a giorni sarò ancora una volta sul “luogo del delitto” per denunciare il vile attacco culturale, l’ennesima colata di cemento e l’inerzia degli organi competenti ed inquirenti)! Ma il limite alla decenza, alla vergogna e all’indifferenza non esiste e, pare, non si intravede nemmeno un briciolo di controlli e denunce che pure, in casi analoghi, sarebbero atti dovuti. Oltre al danno anche la beffa! Come chiaramente si evince dalle immagini che si allegano (ma che possono essere reperite diffusamente sul territorio del comune di pertinenza, anche presso la struttura demaniale del castello!), “il soggetto”, sempre lo stesso, l’ex RUP dei lavori al fossato e l’attuale direttore dei lavori, nonostante rinvii a giudizio per un crollo in quel cantiere, nonostante la presenza di personale dei Beni Culturali che non sono riusciti a fermare lo scempio per colpa di dirigenti inermi nella prima parte, attori a pari titolo nella seconda (basterebbe, una per tutte, l’autorizzazione a ricoprire la cortina circostante con colate di cemento!), si è “divertito” ad usare immagini degli affreschi delle pareti interne delle sale del castello per realizzarsi un prodotto elettorale! In pratica, utilizzando immagini che sono protette dai diritti statali, nella fattispecie un cavallo, ne ha fatto realizzare delle sagome scontornate con tanto di appoggio, sulle quali ha fatto apporre il logo della lista elettorale delle elezioni comunali di Venafro, nella quale “il soggetto” risulta essere candidato! Ovviamente i dirigenti statali sentiti telefonicamente non ne sapevano nulla (come sempre, basta vedere lo scempio fatto sotto i loro occhi e il successivo con partecipazione attiva) e in più, dopo qualche frazione di silenzio imbarazzante, sono sembrati per nulla scandalizzati aggiungendo all’imbarazzo lo sgomento di chi era dall’altro capo del telefono, cioè il sottoscritto! Cos’altro aggiungere a quanto detto se non che ulteriori risvolti saranno resi noti durante la conferenza-stampa-sit in-denuncia che terrò a breve? VERGOGNA, che tale sarà e ancor più, se nessuno farà valere leggi e regole.
P.S. Ma se, come si apprende dalle cronache e da quanto dichiarato dallo stesso soggetto, quel luogo diventerà (dopo che non lo era mai stata) la piazza più grande e più bella (e aggiungiamo noi, più cementata) del Molise, perché non utilizzare quella di immagine piuttosto che il cavallo?! Ma come spesso dico, il tempo è galantuomo e le cronache elettorali di questi giorni ne danno riscontro ampiamente!
Isernia, 29 maggio 2013
Il Segretario Regionale UILBAC Molise
Emilio Izzo
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