iL 12 MARZO UN GIORNALE LOCALE RIPORTO’ QUESTA NOTIZIA , STIAMO PARLANDO DI SICUREZZA NELLE SCUOLE CHE ALLO STATO DEI FATTI ” SEMBRA” CHE SIANO PRIVE DI CERTIFICATI DI AGIBILITA’.
“Sul tema della sicurezza delle scuole non si può scherzare o essere superficiali. Per questo sarebbe inaccettabile e oltemodo grave se si accertasse che il vicesindaco ha mentito in Consiglio”. Alfonso Cantone non le manda a dire e, dopo una accurata ‘indagine’ sul caso, va all’attacco dell’amministrazione comunale e del delegato all’Edilizia scolastica in particolare. Secondo il capogruppo di “Venafro che vorrei”, Alfredo Ricci non avrebbe detto tutta la verità in risposta ad una precisa interpellanza. Durante il Consiglio dello scorso 27 dicembre, infatti, il vicesindaco aveva affermato sostanzialmente che tutte le scuole della città possiedono le certificazioni previste dalla normativa. Unico neo alcuni documenti di agibilità mancanti a causa delle barriere architettoniche. Tuttavia, a parte questo atto formale, Ricci aveva assicurato che “gli altri requisiti previsti per avere il certificato di agibilità ci sono tutti”. Specificando che “i requisiti sulla sicurezza ci sono”.
Ricostruzione che, però, Alfonso Cantone, a distanza di oltre due mesi, tempo necessario per entrare in possesso di tutta la mole di documenti attualmente in suo possesso, smonta in maniera “clamorosa”.
Sollecitato da un gruppo di genitori venafrani, il capogruppo di minoranza ha dunque prodotto istanza di accesso agli atti ai documenti inerenti proprio alla sicurezza degli edifici scolastici. La realtà che ne è venuta fuori, secondo Cantone, è alquanto preoccupante. Premettendo che è suo auspicio “ricevere una immediata smentita e magari una integrazione del fascicolo”, il consigliere elenca dunque, scuola per scuola, tutte le certificazioni mancanti.
Nella sua richiesta datata 25 febbraio 2014, l’avvocato ha quindi reso noto a Palazzo Cimorelli di voler “prendere in esame con rilascio in copia” i documenti relativi a: certificati di agibilità, collaudo struttura, certificato prevenzione incendi comprensivo del documento di valutazione dei rischi, collaudo impianti antincendio, conformità e/o collaudo impianto elettrico, conformità impianti idrici e di riscaldamento. Dopo due giorni, dagli uffici sono quindi pervenuti i dossier relativi a tutte le scuole della città.
E bene, o meglio sarebbe forse dire male, il quadro che ne è scaturito non sarebbe dei migliori. Diverse le criticità riscontrate infatti dal pool di ingegneri, architetti ed altri professionisti del settore interpellato dal consigliere. In particolare, stando sempre alla documentazione in possesso di Cantone, per quanto concerne ad esempio la scuola di via Colonia Giulia in merito all’edificio prospiciente la strada “in cui sono presenti alcune sezioni delle medie manca ogni tipo di certificazione, dall’agibilità (anche se mi è stato assicurato che c’è), al collaudo, al Cpi, fino alla verifica degli impianti!”.
Il capogruppo di minoranza analizza quindi i padiglioni A e B: “Le criticità sono rappresentate dalla mancanza dell’aggiornamento del Cpi poiché quello esistente non tiene conto dei due atri al piano terra di ciascun padiglione. Poi, mancano il registro controlli e verifiche dell’impianto antincendio. Ancora non c’è nella documentazione la verifica periodica dell’impianto di protezione dalle scariche atmosferiche, corredata dalla relativa valutazione del rischio specifico”. Relativamente a “Camelot” di via Machiavelli, dunque, sarebbero assenti o ‘datati’ stando a quanto asserito da Cantone, oltre al certificato di agibilità anche “la verifica periodica dell’impianto di messa a terra, la verifica periodica dell’impianto di protezione dalle scariche atmosferiche corredata dalla relativa valutazione del rischio specifico”. Sempre su via Machiavelli, ma inerente a “Don Giulio Testa”, Cantone solleva l’assenza del “certificato di collaudo statico dell’intero edificio (c’è solo quello del primo lotto costruito), del registro controlli e verifiche dell’impianto antincendio, della verifica periodica dell’impianto di messa a terra, della verifica periodica dell’impianto di protezione dalle scariche atmosferiche corredata dalla relativa valutazione del rischio specifico”. Simili le contestazioni anche con riferimento alla scuola di Ceppagna. Insomma, per l’avvocato Cantone qualora non si trattasse di un “malinteso con gli uffici”, la situazione sarebbe “grave”, al punto da “mettere a repentaglio la sicurezza dei bambini”. In ogni caso, il capogruppo di minoranza, a scanso di equivoci ha voluto puntualizzare che la sua non è una “battaglia o polemica politica bensì un invito a provvedere in merito e con documentazione alla mano per il bene di tutti”. Altrimenti, “qualora l’amministrazione e nello specifico i delegati Ricci e Cifelli non dovessero porre rimedio come ad esempio facemmo noi quando io ero assessore chiudendo la scuola Pilla proprio in seguito ai rilievi mossi dall’allora opposizione, mi vedrei costretto ad adìre tutte le sedi per tutelare il benessere e la sicurezza dei bambini”. Alfonso Cantone ha inoltre concesso: “Non voglio pensare che Ricci abbia pubblicamente e deliberatamente nascosto la verità al Consiglio, quindi mi auguro di essere smentito. Ne sarò felice. Ma al momento i documenti dicono che non è tutto a posto e in regola. D’altronde lo stesso dirigente scolastico del Don Giulio Testa, su istanza di un genitore e rivolgendosi al Comune, aveva fatto presente che mancavano diverse certificazioni. Giusto pensare alla scuola di domani (progetto per il recupero della L. Pilla di via Maiella, ndr), ma sarebbe doveroso soprattutto dire la verità alla città su un tema così delicato che riguarda la vita ed il futuro di questa terra. Al sindaco – è la conclusione di Cantone, che ha inteso mettersi al servizio di un gruppo di genitori preoccupati – voglio dire che se fosse vero ciò che preferisco pensare non sia vero, lui e le altre autorità in materia sarebbero direttamente responsabili di quello che malauguratamente potrebbe accadere nelle scuole”. Questa è la versione del consigliere di minoranza Alfonso Cantone. Ovviamente, Primo Piano Molise è come sempre a disposizione di chiunque dovesse ritenere opportuno intervenire al fine di fare piena chiarezza sul capitolo scuole. Primopiano Molise