E’ di due settimane fa la delibera di Giunta che adeguava il trattamento economico di Marinella D’Innocenzo, direttore generale della Salute del Molise, alla “mole di adempimenti” legati all’attuazione del Programma operativo straordinario della sanità regionale, portandone la retribuzione di posizione da 75mila euro a 115mila. “Abbiamo solo adeguato il suo compenso – spiega il Governatore – alla qualità ed alla quantità del suo lavoro, che ci ha fatto risparmiare e ci farà risparmiare molto di più”
Campobasso. La coincidenza è curiosa. Lo scorso 16 maggio, due giorni prima della manifestazione di Campobasso in favore della sanità pubblica, in Giunta regionale passava la delibera che aumentava il trattamento economico del direttore generale della Salute del Molise, Marinella D’Innocenzo, portandone la retribuzione di posizione da 75mila euro a 115mila. Un aumento di 40mila euro lordi (che con la retribuzione di risultato, che era e resta al massimo del 20%, possono arrivare fino a 48mila), che ha fatto discutere, in particolare sui social, come puntualmente accade di questi tempi. Ed è presumibile che se il contenuto della delibera fosse stato divulgato prima della manifestazione del 18 maggio, sarebbe stato oggetto di contestazione da parte di molti manifestanti.
A giustificare questo aumento, si legge nella delibera, è il «sostanziale incremento delle attività» per la D’Innocenzo, collegato all’approvazione del Programma operativo straordinario 2015-2018 della sanità regionale.
Nel dicembre 2015, in Consiglio era stata approvata la legge che rivedeva alcune norme di organizzazione del personale con qualifica dirigenziale: all’articolo 18, stabiliva che «sino alla completa attuazione del piano di rientro della sanità, restano confermati la funzione di direzione generale in materia di sanità ed il relativo incarico di direttore generale, il cui trattamento economico è determinato dalla Giunta regionale ed è correlato alle funzioni assegnate, agli obiettivi e alle competenze, assumendo come parametri di base i valori economici massimi contemplati dal contratto collettivo della dirigenza del comparto Regioni-Autonomie locali».
Lo scorso 5 aprile, la D’Innocenzo scriveva a Frattura evidenziando «la mole di adempimenti procedimentali» a suo carico. Come la programmazione del riassetto della rete ospedaliera regionale, del sistema dell’emergenza ospedaliera, delle reti di ictus, trauma, cardiologia e terapie intensive, della rete perinatale e dell’organizzazione della rete di trasporto assistito materno e di quella dell’emergenza neonatale, oltre a tutta un’altra serie di impegni legati alla riorganizzazione del sistema delle strutture sanitarie, al potenziamento dell’assistenza domiciliare, nonché alla riorganizzazione della rete dei laboratori e della sanità penitenziaria. «Pertanto – concludeva – alla luce di quanto rappresentato, sarebbe opportuno adeguare tale incremento di attività ad un giusto riconoscimento economico». Frattura girava la richiesta al direttore del servizio Risorse umane e organizzazione del lavoro, Claudio Iocca. Che poi proponeva alla Giunta l’aumento.
«Il riconoscimento della qualità del lavoro svolto dalla dottoressa D’Innocenzo – dichiara Frattura a Primonumero – i cui risultati ottenuti in questi mesi sono stati eccellenti, passa anche per una giusta remunerazione del suo lavoro». E ricorda come i 40 milioni di fondi straordinari previsti per il Molise nelle Legge di stabilità 2015 e i 73 ottenuti dalle altre regioni per il triennio 2015-2017 come esempi di risparmio, nei cui confronti l’aumento dello stipendio di un manager appare poco più di una briciola. (GV)
(Pubblicato il 31/05/2016)
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