“SS. Rosario Day” al 14 maggio. Il giudizio di ieri di fronte al Tar Molise che doveva affrontare nel merito il ricorso del Comitato SS. Rosario è stato rinviato al 14 maggio. Ma non solo. I giudici della Corte del Tribunale Amministrativo di Campobasso, presieduti da Antonio Onorato, hanno accorpato anche un altro giudizio, sempre su ricorso del Comitato, previsto per il prossimo 16 aprile. E quindi a metà maggio ci sarà la giornata del giudizio finale sull’ospedale cittadino. I giudici ieri dovevano decidere su atti e delibere di fine 2014 che, inserite nel Piano Operativo del governatore Paolo Di Laura Frattura, avevano trasformato l’ospedale venafrano in Casa per la Salute. Cioè come una sorta di superambulatorio e cronicario per lungodegenti. Il 16 aprile invece si sarebbe dovuto discutere di un vecchio ricorso contro un decreto del luglio 2011, che riguarda altri atti e delibere sia della Asrem che della Regione, i cui vertici avevano tolto al SS. Rosario reparti come Chirurgia e la Rianimazione. Inoltre gli stessi vertici regionali stavano smontando pezzo dopo pezzo, anche quei pochi servizi e reparti sopravvissuti in ospedale, come Ortopedia, per accorparli al Veneziale di Isernia. Un doppio ricorso, sempre firmato dal Comitato SS. Rosario ed in particolare dal suo presidente Gianni Vaccone, che è stato seguito in ogni fase giudiziaria dall’avv. Alfredo Ricci. Stranamente però il secondo ricorso è arrivato prima in giudizio, esattamente ieri mattina. Mentre il primo, anche per tutta una serie di rinvii dovuti anche al ricorso dei giudici di Campobasso alla Corte Costituzionale di Roma, è giunto al primo grado di giudizio amministrativo due mesi dopo. In pratica a distanza di ben quattro anni. Al momento perciò nell’ospedale cittadino tutto rimane in sospeso, con inevitabili conseguenze assai negative, per operatori sanitari e malati. E per giunta con il governatore Frattura che, come commissario unico alla Sanità regionale, ha pubblicamente promesso di presentare il nuovo Piano di riordino del SS Rosario entro questi ultimi giorni di febbraio. A questo punto quasi sicuramente il commissario Frattura attenderà almeno fino alla metà di maggio per renderlo pubblico, appena dopo il giudizio unico del Tar Molise. A meno che non voglia stupire tutti e decidere subito che cosa fare dell’ospedale venafrano. Ma questa seconda ipotesi appare piuttosto remota. Presto altri particolari e reazioni di questo storico momento, che sembra prolungare l’agonia del SS Rosario, senza risolvere nulla.
molise24