VENAFRO. Sorbo ha fatto un pasticcio. Di questo almeno è convinto il capogruppo di “Venafro che vorrei”. Il cambio in giunta tra l’uscente Dario Ottaviano e il neo assessore Carlo Potena starebbe dunque causando ancor più problemi al sindaco che, invece, era convinto di aver risolto la crisi. Secondo Alfonso Cantone, infatti, i dissidenti (la presidente Stefania Di Clemente, l’ex assessore Elisabetta Cifelli e Pasquale Barile, oltre a Potena) che di fatto due mesi fa hanno aperto i giochi per il rimpasto dell’esecutivo spingevano sì per Potena assessore ma non in cambio di un altro cittanovista (Ottaviano). Insomma, l’esperto di conti doveva essere nominato quinto assessore, oppure avrebbe dovuto sostituire un esponente di centrodestra in giunta. ” Sorbo ha fregato il gruppo dei dissidenti, chiedevano l’ingresso in giunta di Potena, ma mai pensavano che realmente potesse sacrificare un proprio ‘figlio’. Così facendo Sorbo ha scontentato ancora di più il gruppo Cifelli e company ed ha innervosito il gruppo ioriano”. Insomma, secondo Cantone la crisi sarebbe tutt’altro che risolta. In ogni caso, la cacciata – fatta passare per dimissioni per motivi personali – di Dario Ottaviano è stata salutata con soddisfazione dal capogruppo d’opposizione che ha addirittura azzardato: “E’ la prima cosa buona che fa il sindaco! Ottaviano è stato silurato per manifesta incompetenza politica in tema di bilanci. Dopo tutti i disastri che ha fatto è stato cacciato dalla giunta dal proprio gruppo politico. Proprio il sindaco nel suo comunicato recita testualmente che ‘l’ingresso in giunta di Potena consentirà all’amministrazione di poter disporre di competenze specifiche in un settore, quello del bilancio e delle finanze, che in virtù delle recentissime modifiche e della nuova legislazione, presenta oggi un quadro molto complicato e notevoli difficoltà’. Ora sicuramente diranno che erano d’accordo sulle politiche contabili, ma come non ricordare le continue e sospette assenza di Potena durante le votazioni dei bilanci passati? Ottaviano ha aumentato le tasse al massimo, è stato il fautore del piano di riequilibrio con conseguente indebitamento decennale della città, con seria ipotesi di dissesto in caso di bocciatura, ha ridotto Venafro allo stremo, è riuscito finanche a far tornare indietro oltre 4 milioni di euro avuti dalla Cassa depositi e prestiti (unico caso in Italia) con conseguente esborso di interessi e un possibile danno erariale, che dire di più?”. Comunque, sempre secondo Cantone l’ormai ex assessore sarebbe stato sacrificato “dopo che per due anni è stato usato come parafulmine delle tasse. L’amico Dario è stato scaricato nel modo più brutale, imponendogli le dimissioni, tutto questo per salvare la poltrona del sindaco. Potrei rilasciare fiumi di dichiarazioni su questa vicenda, mesi e mesi di riunioni più o meno segrete ma preferisco lasciare al popolo di Venafro ogni valutazione, non è mio costume infierire oltre modo. Questa però mi mancava! Fossi in lui avrei lasciato anche tutti gli altri incarichi, ormai dare le dimissioni o restituire le deleghe e comunicare che comunque non faranno mancare l’appoggio al sindaco è divenuta una prassi consolidata. Come fa a dire che lascia l’assessorato per problemi personali e poi non restituisce le altre deleghe? Cosa nasconde?”. Il capogruppo di “Venafro che vorrei” ha anche bollato come “frasi di circostanza” le dichiarazioni di ringraziamento del sindaco a Ottaviano. “A Dario va la mia solidarietà a livello umano, ma sotto il profilo politico ritengo che abbia perso la dignità politica!”, ha rincarato ancora Cantone prima di dare il ‘benvenuto’ a Potena: “Più volte e in tempi non sospetti ho detto che uno come Potena non poteva restare fuori dalla giunta essendo il maggior esperto di bilancio della maggioranza che sostiene Sorbo. Ancora una volta i fatti mi danno ragione. Al nuovo assessore vanno i miei auguri di buon lavoro sperando che metta mano ai disastri perpetrati dal’amico di gruppo in questi due anni, ma tanto ci vorrà poco per fare meglio… Inoltre, un solo consiglio vorrei dargli visto che dovrà lavorare gomito a gomito con la dottoressa Anna Cascardi, segretaria del Comune di Venafro: sarebbe elegante da parte sua porgerle le scuse per averne chiesto le dimissioni oltre ad averla attaccata duramente a mezzo stampa nei mesi scorsi…”.
fonte primo piano molise