“Porteremo davanti al giudice chi sta macchiando l’immagine di Sesto”Il sindaco di Sesto Campano Renata Cicerone, unitamente al gruppo di maggioranza costituito da Lucio Fuoco, Romeo Giannini, Oreme Iannarelli, Elviro Integlia, Annamaria Macaro, Fausto Pescarino sulla casa per minori di Roccapipirozzi, vogliono chiarire tutti gli aspetti della vicenda relativa soprattutto al sito scelto per dare ospitalità a giovani dell’emergenza nordafricana. Hanno scelto il Quotidiano per rispondere a domande che vanno dritte al cuore del problema. Cosa rispondete alle critiche del comitato circa un diverso utilizzo del plesso di Rocca? “Chi ancora oggi muove questa critica lo fa in modo meramente strumentale. E tanto perché l’Amministrazione, come suo costume, ha ascoltato la voce di chi sinceramente e con onestà intellettuale ha posto il problema e ritiene di averlo già risolto. Abbiamo infatti messo a disposizione dei concittadini di Rocca, affinché siano utilizzati per le più ampie finalità sociali, i locali dell’ex scuola elementare, circa mq. 250, ai quali seguirà a breve la disponibilità dell’edificio inizialmente destinato a palestra.” E veniamo alla convocazione del consiglio, con le critiche delle opposizioni circa il lasso di tempo, enorme, tra prima e seconda convocazione “Rispondiamo quanto segue. Che l’indicazione della data dell’11 aprile prossimo per la seconda convocazione dell’assise consiliare sia pienamente legittima appare addirittura intuitivo. Rileva infatti da insopprimibili considerazioni di carattere logico prima ancora che giuridico. Invero. Il convocato Consiglio Comunale, in <>, avrà all’ordine del giorno la “ richiesta di revoca” dei provvedimenti adottati dalla Giunta Comunale in ordine alla locazione dei locali parziali dell’immobile comunale in Roccapipirozzi alla cooperativa “LA CASA DI TOM”. Orbene. Come noto, e come un ex sindaco ed un ex vice sindaco dovrebbero irrefutabilmente sapere, il Consiglio Comunale giammai può revocare una delibera della Giunta. Ed allora, di grazia. Se il Consiglio mai potrà adottare la chiesta revoca perché non legittimato a farlo, l’urgenza nello svolgerlo dov’è?” Avete in mente azioni legali per tutelare il buon nome e l’immagine del Comune di Sesto Campano irrimediabilmente lesi dai tristi accadimenti di questi ultimi tempi? “Lo stiamo seriamente valutando anche perché la copiosa giurisprudenza ci è favorevole. Essa ha chiarito che allorquando si verifichi la lesione dell’immagine di un Comune è risarcibile, oltre al danno patrimoniale il danno non patrimoniale costituito dalla diminuzione della considerazione dell’ente nel che si esprime la sua immagine, sia sotto il profilo della incidenza negativa che tale diminuzione comporta nell’agire delle persone fisiche che ricoprano gli organi dell’ente e, quindi, nell’agire dell’ente, sia sotto il profilo della diminuzione della considerazione da parte dei consociati in genere o di settori o categorie di essi con i quali l’ente di norma interagisca. Che nessuno dubiti quindi: l’Amministrazione tutelerà il buon nome del Comune in ogni sede, anche civile per il risarcimento dei danni tutti, diretti ed indiretti, subiti e subendi in ragione dei tristissimi accadimenti ai quali stiamo assistendo che ne hanno leso irrimediabilmente l’immagine. Ed avrà gioco facile.” Sindaco, siete intenzionati e motivati ad andare avanti, non è così? Certamente, perché l’iniziativa è assai pregevole per le nobili finalità umanitarie che persegue; per le occasioni di lavoro che potrà offrire ai componenti della Comunità locale. E ci consenta: almeno 8 nuovi posti di lavoro (ndr, per il prosieguo si conta di implementarne il numero) in questo periodo di crisi profonda non appaiono cosa da poco. E questo chi non ha lavoro e chi a fatica riesce ad arrivare alla fine del mese ben lo comprendono. E che questa non sia stata la preoccupazione primaria dei vecchi amministratori è ben evidente: per questo hanno sonoramente perso le passate elezioni. L’ostilità alla casa di accoglienza per minori extracomunitari è in massima parte figlia di una strumentale opposizione politica all’attuale Maggioranza; e di questo v’è prova documentale. I consiglieri Di Santo e Nardolilli, che con noi hanno condiviso la vittoria alle scorse votazioni comunali, sulla vicenda sono sicuramente in buona fede. Ma la buona fede è soltanto loro, non anche di coloro i quali in tutte le maniere invero goffe, grossolane e per loro stessi assai rischiose stanno cercando di trarre da questa storia, ad ogni costo e con ogni mezzo, un qualche risultato politico. Si mettano l’anima in pace. Operiamo nell’esclusivo interesse del paese al fine di favorire la creazione di nuova occupazione ed offrire maggiori possibilità ai nostri giovani.”
fonte: quotidianomolise.it