LOCAZIONE LOCALI SCOLASTICI DELLA FRAZIONE DI ROCCAPIPIROZZI CHE OSPITERANNO UNA COOPERATIVA PER L’ACCOGLIENZA DI MINORI NON ACCOMPAGNATI .
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Vista la deliberazione del Consiglio Comunale di Sesto Campano n° 2 del 23/02/2012 nella quale il Sindaco rendeva noto al Consiglio Comunale della volontà dell’Ente di adibire parte dell’edificio, ex plesso scolastico della frazione di Roccapipirozzi, all’insediamento di una struttura residenziale per minori, recependo un progetto presentato da una Società Cooperativa”la Casa di Tom” di Cassino (FR);
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Sentite le parole del Sindaco relativamente all’elevato indotto economico prodotto dall’attivazione del progetto nell’immobile di Roccapipirozzi per tutto il comune di Sesto Campano;
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Ascoltata la presentazione tenutasi nello stesso Consiglio del progetto dalla società “La Casa di Tom”, consegnato all’Ente in data 20/02/2012, per la costituzione di una “Comunità Alloggio di seconda accoglienza per minori “;
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Preso atto dell’intervento in Consiglio di alcuni cittadini, i quali rappresentavano le loro perplessità circa l’insediamento della Comunità Alloggio proprio nell’unico edificio Pubblico presente nella frazione di Roccapipirozzi, utile oggi ad altre finalità più vicine alla popolazione residente;
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Sentite le parole rassicuranti del Sindaco in Consiglio, con le quali garantiva che la Giunta comunale nell’autorizzare il progetto della Comunità Alloggio avrebbe tenuto presente le problematiche e le perplessità rappresentate dagli interventi dei cittadini in Consiglio;
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Vista la Deliberazione della Giunta n°2 del 23/02/2012 nella quale veniva concessa in locazione la struttura ex scuola di Roccapipirozzi alla Soc. Coop La Casa di Tom di Cassino per un Canone annuo di Euro 10.000 già a partire dal 27/02/2012;
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Ravvisato che la Giunta Comunale, seppur riportato nelle premesse della delibera, non ha tenuto conto né, delle perplessità esposte da un consigliere e da alcuni cittadini intervenuti, né delle rassicurazioni promesse dal Sindaco;
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Considerato anche il fatto che una decisione così importante per il tessuto sociale della frazione Roccapipirozzi e per la stessa Sesto Campano è stata proposta, discussa e deliberata con troppa rapidità senza condivisione alcuna, infatti il 20/02/2012 la Soc. Coop La Casa di Tom di Cassino presenta il progetto al Comune ,il 23/02/2012 alle ore 18,30 si riunisce il Consiglio Comunale Monotematico (convocazione ad hoc) per comunicare il contenuto del progetto, e immediatamente dopo alle ore 19,30 la giunta delibera di locare l’immobile di Roccapipirozzi alla Soc.Coop La Casa Di Tom. Gia dal 27/02/2012 il contratto di locazione ha avuto inizio e la scuola non era più nelle disponibilità comunali.
Al fine di avere maggiori delucidazioni e spiegazioni, e partecipare il malumore e lo stupore riscontrato nella comunità di Roccapipirozzi per la locazione dell’unico immobile pubblico disponibile, un gruppo di cittadini , appositamente riuniti in “comitato civico”, ha invitato il Sindaco e l’Amministrazione Comunale a partecipare ad un’Assemblea Pubblica programmata per il giorno giovedì 1° marzo alle ore 19,00 presso l’edificio scolastico di Roccapipirozzi.
Oltre all’incredulità ed allo stupore per una decisione così affrettata e incurante per i bisogni reali della comunità, proprio in un momento così difficili da un punto di vista sociale ed economico, il comitato civico di Roccapipirozzi, nuove all’operato dell’Amministrazione alcune considerazioni e quesiti per i quali spera di avere esaustive risposte e rassicurazioni.
Nello specifico:
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Sono stati utilizzati dei locali pubblici senza consultare i cittadini con decisione unilaterale e arbitraria del Sindaco e dell’Amministrazione comunale nonostante il dissenso dei nostri rappresentanti locali. Perché la giunta non ha individuato altre possibili ubicazioni prima di deliberare?
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L’edificio in oggetto era già stata ristrutturato dalla precedente amministrazione e sarebbe potuto essere messo a disposizione della comunità locale, soprattutto dei ragazzi residenti, dal momento che nella frazione non esistono altre strutture recettive idonee al ritrovo dei giovani, al fine di spronarne l’attività educativa e culturale. Dove potranno quindi riunirsi i nostri ragazzi?
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Il Comune percepirebbe come da contratto di locazione sottoscritto un fitto irrisorio viste le dimensioni, pari €. 10.000,00 annue, che non porteranno alcun beneficio finanziario alle casse comunali per il primo anno, poiché l’importo verrà decurtato della cifra indicata di €. 11.313,59 necessari alla Soc.Coop La Casa di Tom per adeguare lo stabile alle proprie esigenze. Quali allora i benefici economici?
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Attualmente l’edificio ospita l’ufficio postale, l’ufficio anagrafe e l’ambulatorio medico,servizi oggi utili ed essenziali per la comunità della frazione. Dove verranno dislocati?
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Perché nonostante siano state presentate altre offerte per locare lo stesso stabile e destinarlo ad attività commerciale con potenziali benefici economici per la cittadinanza, l’Amministrazione non ne ha tenuto nessun conto?.
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Perché, nonostante lo stabile sarebbe stato idoneo ad accogliere le sezioni della scuola dell’Infanzia del Comune, le stesse sono state frettolosamente concentrate in altra frazione in locali sovraffollati?
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Perchè affidare la realizzazione di un progetto di utilità sociale così significativa ad una cooperativa proveniente dal Lazio e non fruttare le risorse del territorio ed identificare l’utilizzo e la specializzazione di persone e ragazzi del luogo?..
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La frazione non potrà offrire agli ospiti della cooperativa nessuna garanzia di integrazione considerata la dislocazione del paese: Roccapipirozzi si estende per 5 Km lungo la Pedemontana con una assoluta assenza di strutture culturali, ricreative, recettive e sportive. L’edificio poteva essere idoneo a sviluppare suddette attività per i giovani e gli anziani del luogo?
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Migliore ubicazione avrebbe trovato invece la cooperativa di Cassino in qualche edificio del centro storico di Sesto Campano. Perché non concedere gratuitamente alla Soc. Coop La Casa di Tom un edificio fatiscente del centro storico, lasciando loro il solo onere della ristrutturazione?
Attendiamo risposte concrete, che vengono incontro alle reali esigenze della popolazione locale e non ai soliti interessi di parte, che nulla hanno a che fare con la crescita economica e culturale della nostra comunità.
Auspichiamo che l’Assemblea Pubblica possa essere un luogo di incontro e di costruttiva discussione, in cui l’Amministrazione possa insieme ai suoi concittadini meglio disporre e definire degli obiettivi di crescita e di bene comune.
Il Comitato Civico