VENAFRO. Non è caduto nel vuoto l’appello a formulare anche proposte oltre che critiche rivolto, attraverso Primo Piano Molise, dal sindaco Antonio Sorbo ad Alfonso Cantone. Il capogruppo di “Venafro che vorrei” non si lascia sfuggire l’occasione e sul debito milionario del Comune con Molise Acque ha le idee chiare.
Ma prima, Cantone intende ringraziare il primo cittadino per il segnale di apertura: “Forse ha capito che per salvare Venafro occorre marciare insieme. Solo gli stupidi non cambiano idea, e poiché non sono uno stupido e ritengo che nemmeno il sindaco lo sia, arrivo alla conclusione che nessuno dei due sia stupido. Quindi, è vero che io (Cantone era assessore nell’amministrazione di Nicandro Cotugno, ndr) nel 2010 ho votato un provvedimento non riconoscendo quello con Molise Acque come debito fuori bilancio, e per questo il sindaco insieme al suo compagno Carlo Potena inviarono l’esposto alla Corte dei Conti, ma segnalo che la stessa Corte adesso ha convocato gli amministratori poiché probabilmente è stato commesso lo stesso errore che commettemmo noi quattro anni fa…”.
Quindi, il capogruppo di “Venafro che vorrei” rimarca come a suo dire preliminarmente sia necessario “riconoscere subito il debito fuori bilancio per risolvere il problema, in modo che lo stesso rientri nel conto economico del Comune. Dopodiché sarà altresì necessario procedere al riequilibrio finanziario per accertare tutte le situazioni di deficit strutturale che presenta la gestione economica”.
Tornando all’approvazione del Consuntivo 2013, Cantone fa rilevare che il conto “pur riportando un avanzo di 57.000 euro – migliore rispetto al nostro solo grazie a tasse e imposte elevate al massimo – non ha evidenziato dettagliatamente le spese e soprattutto le entrate in relazione alla gestione dei singoli servizi”.
Ad esempio, secondo il consigliere “il bilancio di previsione 2013 approvato lo scorso novembre prevedeva una entrata relativamente al servizio idrico di circa 800.000 euro, ma è risaputo, invece, che per tale annualità non è stato riscosso un solo euro”.
Insomma, a conti fatti a Cantone “appare evidente che la maggioranza e la minoranza di comune accordo devono compiere uno scatto di orgoglio affinchè le problematiche gestionali (ma non solo) dell’ente siano valutate seriamente e rigorosamente per definire una volta per tutte le problematiche ed avviarle a soluzione definitiva”.
Entrando nel merito della questione, l’esponente di opposizione segnala come i conti dell’ente “se non in una condizione di dissesto sono comunque in predissesto: la situazione è molto seria, pertanto invito il sindaco ad essere sempre collaborativo e, sul tema, ad usare toni meno trionfalistici…”.
Cantone fa quindi sapere che si augura che “la Corte dei Conti accetti la rateizzazione del debito (dieci anni, ndr) proposta dal Comune”. Sulla nota arrivata in Municipio il 30 aprile e smistata dal sindaco solo il 6 maggio, però, il consigliere torna critico: “Sul fatto che ci siano voluti sei giorni per smistare una nota, ai tempi di internet… lascio ad ognuno la propria riflessione.
Ma questo, in ogni caso, è un problema della maggioranza…”. Staremo a vedere se il sindaco intenderà accettare la mano tesa da parte del capogruppo di opposizione sull’annoso problema con Molise Acque.
fonte: primopianomolise.it