VENAFRO. ( Scritto anche su Primo Piano). Sciopero della fame, invito a non andare a votare, sit in volanti, occupazioni di Palazzi, restituzione delle tessere elettorali. Il Comitato SS. Rosario questa volta ha deciso di fare di tutto e di più. Soprattutto ora che la notizia della cancellazione dell’ospedale di Venafro è venuta dalla bocca del governatore Paolo Di Laura Frattura, a margine di un convegno a Campobasso sullo studio di contenimento del “ rischio clinico” per gli ospedali molisani. In questo modo la manifestazione popolare organizzata per la mattina del 20 maggio attraverso le vie cittadine, proprio alla vigilia delle Europee, si annuncia oltremodo dirompente. “ Invitiamo tutti i venafrani a non andare a votare, dovranno essere almeno 4mila astenuti- dichiarano Gianni Vaccone ( presidente del Comitato) e Franco Macerola ( vicepresidente)-Alla fine della manifestazione organizzeremo un sit in davanti all’ospedale, dove chi vorrà potrà restituire la tessera elettorale. Invitiamo tutti i cittadini, anche del circondario, a non recarsi al voto per protesta. Solo così i nostri politici, anche a livello di Roma, potranno toccare con mano che noi e la città di Venafro contiamo eccome”. Sia Macerola che Vaccone sono come un fiume in piena. “ Stiamo preparando una copia dello studio sulla vulnerabilità sismica del Veneziale, firmato da un ingegnere di Isernia– dichiara Macerola- Lo diffonderemo tra la popolazione di Venafro, attraverso un volantinaggio. Così faremo conoscere lo stato dell’edificio, che ha gravi carenze strutturali soprattutto in caso di malaugurati terremoti”. Il Comitato inoltre ha già programmato l’occupazione permanente dell’ospedale e quella volante delle strade principali. Da organizzare all’improvviso. “ Bloccheremo la Porta del Molise– dichiarano Macerola e Vaccone- Non possiamo essere fondamentali, per i nostri politici, solo per i collegamenti stradali e ferroviari. Oppure magari per ricevere voti. La città ha una posizione strategica anche per l’assistenza in tutto un vasto e popoloso territorio. Di questo non tengono minimamente conto sia a Campobasso che a Roma. Il nostro ospedale è stato il primo ad attivare la Rianimazione, poi chiusa, in tutta la provincia di Isernia. Con i migliori dati d’intervento, negli anni novanta, per tutta la regione. Ora lo vogliono cancellare”. Poi Macerola ci anticipa il contenuto di una lettera aperta che verrà pubblicata su tutti i giornali e diffusa da tutte le televisioni locali, perché diano la loro adesione ufficiale alla manifestazione del 20 maggio le tante autorità presenti sul territorio:” Nessuno potrà dire di non sapere. Inviteremo a dare adesione ufficiale alla difesa del SS Rosario- dichiara ancora Macerola- tutte le autorità istituzionali venafrane. Come per esempio Carmine Falciglia ( presidente della Coldiretti), Mauro Natale ( Confindustria molisana), Luigi Petroni ( commissario del Consorzio Industriale), Nicandro Cotugno ( commissario Comunità Montana), Vittorio Nola ( Consorzio di Bonifica), Domenico Calleo ( Confcooperative), Marciano Moscardino ( Ordine degli avvocati di Isernia), Antonio Borrelli ( Ordine Commercialisti). Naturalmente l’invito lo estenderemo a tutti i sindaci dell’hinterland, ai consiglieri comunali, provinciali e regionali. Tutti proprio tutti devono darci una mano. Anzi devono difendere l’ospedale dei residenti di un territorio vastissimo”. Ma è alla fine che arriva la bomba delle bombe da Macerola e Vaccone:” Un gruppo ristretto di attivisti sta pensando persino di fare, per protesta, lo sciopero della fame e della sete. Così dovranno persino venire da Roma, dal Ministero per la Salute, per fermarci e rassicuraci. In tutti i casi faremo azioni che si potranno guadagnare i titoli dei giornali e delle Tv nazionali. Cittadini, politici, amministratori, autorità dateci un decisivo supporto. Per voi stessi e la nostra vita”.
“ Saremo a fianco del Comitato per la difesa del nostro glorioso ospedale- dichiara il sindaco Antonio Sorbo- In tutti i modi ed in tutte le sedi istituzionali protesteremo e ci batteremo perché venga salvaguardato. Io stesso scenderò in piazza e sfilerò come sindaco della città ( in fascia tricolore ndr.). Lotteremo con tutte le nostre forze, fianco a fianco con gli uomini del Comitato ed i cittadini di Venafro. La nostra amministrazione ha già dato adesione ufficiale alla manifestazione del 20 maggio, organizzata dal Comitato. Anche attraverso il simbolo del nostro Comune stampato su tutti i manifesti. Con la salute e la vita dei nostri concittadini nessuno può pensare di scherzare”. Poi al sindaco facciamo la brutale domanda: ” Ma lei andrà a votare alle Europee del 25 maggio?”. La risposta è piuttosto forte:” Prenderò in seria considerazione l’idea di astenermi dal voto”. E amen.
fonte: molise24.it