Siccome chiamo RAI-ASSUNTINA questo carrozzone che ufficialmente si chiama RAI-Molise, la redazione mi punisce come fanno i ragazzini dispettosi.
Con la differenza che questi hanno un’età che varia tra i 50 e i 70 anni e campano a spese mie.
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L’altro giorno sono venuti Cerro a Volturno a fare un servizio sulla presentazione del volume CERRO, UN PAESE IN MOVIMENTO, e hanno fatto anche una ripresa delle persone che erano in prima fila.
Come fanno sempre quando arrivano a me fanno vedere, se tutto va bene, solo la manica della mia camicia e mi cancellano.
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Fanno sempre così.
Una volta sono venuti al Mario Pagano dove io tenevo una conferenza. Non sapevano che avrei parlato io. Hanno intervistato cani e porci, ma non si sono neanche accorti (diciamo così) che ero io il relatore.
Delle mie presenze sulle piazze del Molise non hanno dato una sola comunicazione e non sono venuti a riprendere le manifestazioni una sola volta.
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“Giornalistucci”, direbbe De Luca. Soffrono di inutile protagonismo perché non se li fila nessuno.
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Voi immaginate quanto me ne possa fregare, però il fatto che questi campino a spese mie e dei cittadini italiani che sono costretti a pagare il canone, mi fa ingazzare.
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La soddisfazione è che se io provo a chiedervi quale sia il nome di uno dei redattori di questa inutile congrega di comunicatori (la redazione del Molise ci costa come la Televisione nazionale dell’Irlanda) credo che non sappiate assolutamente rispondere.