Mi era sfuggito questo post scritto su facebook dal sindaco, lo pubblico a distanza di qualche giorno semplicemente perchè le campane vanno sentite in coppia.
La disinformazione e le bugie ripetute senza sosta hanno determinato la falsa rappresentazione che questa amministrazione è “l’amministrazione delle tasse” mentendo su aumenti che mai sono stati introdotti e decisi da noi, esasperando il dramma di decine di famiglie che versano in condizioni economiche drammatiche.
Nel 2013 l’unico tributo che è stato aumentato è stato quello relativo all’acqua, un aumento però obbligato perché il Comune di Venafro ha dovuto coprire almeno l’85% del costo del servizio con il contributo degli utenti. Questo obbligo è previsto dalla legge che ha imposto al Comune, essendo un ente strutturalmente deficitario per aver sforato, nel 2011, il patto di stabilità e determinato un disavanzo di oltre 700 mila euro nel rendiconto dello stesso anno, di adeguare tali tariffe. Per il resto l’amministrazione si è limitata a dare corso alle decisioni già prese dalla commissaria sia sulla Tares che sull’IMU sulla seconda casa le cui tariffe ed aliquote erano state determinate prima del nostro insediamento. Nel 2014 sono stati confermati nella misura dell’anno precedente tutti i tributi esistenti (Tari, acqua, Imu seconda casa ecc.), quindi senza alcun aumento, ed è stata introdotta, come hanno fatto praticamente la quasi totalità dei comuni italiani, la nuova tassa decisa dal governo nazionale, la TASI, una tassa iniqua che, se fosse stato possibile, avremmo tenuto al minimo. Nonostante i problemi di bilancio gravi che il Comune di Venafro ha (nei prossimi giorni fornirò nel dettaglio le cifre del disastro che abbiamo trovato), abbiamo deciso di non applicare – a differenza di quanto fatto da numerosi comuni, anche molisani (Campobasso, Termoli, Isernia, Riccia, Agnone quelli più importanti, 18 nella sola provincia di Isernia) – la tariffa massima cercando da una parte di salvaguardare le esigenze di bilancio del Comune per evitarne la “bancarotta” e dall’altra di limitare per quanto possibile l’impatto della nuova tassa sui cittadini. Tra l’altro a differenza di alcuni comuni che hanno messo una sola rata Tasi al 16 ottobre, il Comune di Venafro ha previsto due rate che, anche se di poco, sicuramente un po’ alleggeriscono il peso di questa tassa che, voglio ricordarlo, è stata introdotta dal governo nazionale. Ed è una balla quella secondo cui il Comune di Venafro è quello delle aliquote più alte e quello che ha deciso all’ultimo minuto. Tra l’altro va detto che con la Tasi bisogna coprire alcuni servizi tra cui quello della Polizia municipale. Un costo che incide abbastanza nei comuni più grandi, che hanno i vigili urbani in servizio. Quasi tutti i comuni piccoli non hanno vigili urbani e quindi non debbono coprire con la Tasi questo costo. Allego due prospetti che servono a far capire come il Comune di Venafro, nonostante sia quello messo peggio per debiti e situazione di bilancio per quanto accaduto in passato, meno di altri ha messo le mani nelle tasche dei cittadini. Senza dimenticare poi che la nostra è stata la prima amministrazione nella storia del Comune di Venafro a prevedere l’esenzione totale del costo della mensa scolastica per le famiglie in difficoltà economiche (ma questo ai nostri denigratori non fa piacere ricordarlo). I numeri non sono frottole e i fatti sono inoppugnabili, ma ci sarà sempre qualcuno che vorrà raccontare la bugia che questa amministrazione ha aumentato le tasse. E se anche si dovesse convincere che ha torto, è pronto a lanciare la prossima “balla”…. Pazienza…