Se i figli so piezz e’ core, come sanno bene Umberto Bossi e Michele Iorio, nella italica concezione della Casta anche i nipoti – persino quelli acquisiti – diventano “specie protetta”. E in Molise esiste oramai un sistema assiomatico per cui risulta sempre più semplice dimostrare il teorema “casta=spreco a danno dei cittadini”. Fuori i nomi: lui, il favorito, è il giovane Teodoro Santilli, veterinario. L’altro, l’Assessore, è Filoteo Di Sandro, delega alla sanità. La consulenza da “15000 mese”, chiaramente, l’ha avuta Santilli. Che è anche il nipote del fratello dell’Assessore. E così iniziano a spuntare contrattini come fiori a primavera…
SPECIE PROTETTA – La parentopoli molisana non è affare esclusivo della “Iorio family”. Ci sono anche altri casi, che dovrebbero essere noti da tempo ma di cui si parla ben poco. Uno di questi era facile da notare: bastava spulciare nell’elenco consulenti della Regione Molise ed ecco venire fuori lo scandalo. Peccato che finora nessuno ne abbia parlato.
Si tratta delle consulenze assegnate al Vice Sindaco di Rocchetta a Volturno, piccolo centro ai confini con l’Abruzzo, Teodoro Santilli. A prima vista, guardando soltanto nome e cognome, non sembrerebbe esserci nulla di strano. E invece, a ben guardare il suo albero genealogico ecco emergere prepotente l’assioma della “specie protetta”.
LO “ZIO” ACQUISITO – Una parentela indiretta ma fortissima, corroborata da una simbiosi politica che ha pochi eguali. Infatti il fratello di Filoteo Di Sandro è zio diretto di Santilli, in quanto sposato con la sorella della mamma del veterinario. L’Assessore se lo è cresciuto in casa il rampollo, nelle lunghe cene di Pasqua e Natale, tanto da trasformare Santilli nel suo braccio destro, inserirlo nel direttivo di Alleanza per il Molise (la corrente all’interno del centrodestra che fa capo a Di Sandro stesso) e candidarlo nella lista che all’ultimo congresso provinciale del Pdl ha sostenuto Alessandro Altopiedi, sfidando così il Presidente della Regione Michele Iorio e il suo “pupazzo” Luigi Mazzuto. Risultato? Vittoria sfiorata per un pelo. Quindi, anche grazie a Santilli, lo “zio” acquisito ha dimostrato di avere in mano – almeno nella provincia pentra – metà popolino della libertà.
ARIA DI RINNOVAMENTO O PUZZA DI BRUCIATO? – La guerra al Presidente Iorio, nella famiglia Di Sandro, era iniziata da tempo. Da quando, alle ultime elezioni comunali (2009) di Rocchetta al Volturno Teodoro Santilli si era schierato – unico esponente di centrodestra – contro il candidato sindaco sostenuto dal Pdl. Le motivazioni ufficiali raccontano di un’impossibilità a trovare accordi con chi si comporta da despota e utilizza la politica per fini personali.
La corrente che fa capo a Di Sandro si presenta infatti come un centrodestra rinnovato, che farebbe della meritocrazia e della lotta alla Casta i suoi punti cardine, a differenza della linea portata avanti da Michele Iorio e dai suoi sodali.
E tra i giovani che dovrebbero rappresentare questo radicale cambiamento di rotta c’è proprio lui, Teodoro Santilli, il “nipote acquisito” dell’attuale Assessore alla sanità molisana. Purtroppo, come vedremo, un conto è la teoria idealistica, un altro la pratica comune.
Santilli infatti figura tra i consulenti paperoni della Regione Molise. Due gli incarichi a suo favore e tutti all’interno dell’assessorato all’agricoltura, guidato da Filoteo Di Sandro tra il 2006 e il 2008. Senza considerare il terzo incarico, quello ottenuto nella segreteria particolare dello “zio” acquisito. Vediamoli nel dettaglio.
CONSULENZE A GO-GO – Nel primo bando Santilli ha ricevuto 22.166 euro per lavori effettuati dal 15/09/2009 fino al 14/11/2010, quando – è bene sottolinearlo – Di Sandro non aveva più la delega all’agricoltura. Praticamente uno stipendiuccio da poco più di 1.500 euro al mese. Per fare cosa?
La dicitura sottolinea che il suo incarico era di “Determinazione del Direttore Generale – 253 – 09/09/2009 Assessorato Agricoltura” per “Attività di assistenza tecnica e supporto operativo nell’ambito del PSR Molise 2007/2013”.
Non si capisce bene come il veterinario Santilli abbia potuto fornire “assistenza tecnica e supporto operativo” nel Piano di Sviluppo Rurale del Molise, ma le vie del Signore – si sa – sono infinite e i talenti della “specie protetta” (dalla Casta) innumerevoli. Ma c’è di più, molto di più.
15000 MESE – Una consulenza fuori da ogni logica, che si potrebbe spiegare – per pietà, proviamo a fornire un assist a chi dovrà dare spiegazioni – con un errore di battitura. Anche se, in realtà, sarebbe l’unico errore in uno sterminato elenco di consulenze.
“Dal 14/02/2011 al 13/02/2012”, quindi fino a due mesi fa, il favorito dell’Assessore Di Sandro – secondo quanto riportato dal sito della Regione Molise – “con Determinazione del Direttore Generale – 21 – 31/01/2011 Assessorato Agricoltura – Attività di assistenza tecnica e supporto operativo nell’ambito del Psr Molise 2007/2013”, ha beneficiato di una consulenza da “15000 euro al mese, comprensivo di tutti gli oneri anche a carico dell’Ente.”
Se questo dato – inquietante, assurdo e pazzesco – venisse confermato, significherebbe che il veterinario Santilli, solo nell’ultimo anno di consulenze, ha incassato ben 180 mila euro, che sommati ai 22.166 degli anni precedenti, fanno un totale di duecentomila euro in soli tre anni di lavoro. Roba da paperone, appunto.
E NON FINISCE QUI… – Infatti tra i guadagni del nostro giovane medico (foto a lato, ndr) – e si tratta ancora una volta di soldi pubblici – figurano anche 2.386,97 euro lordi mensili per lavorare, insieme al sindaco di Colli a Volturno Gianfranco Visco, nella segreteria particolare dell’assessore Di Sandro. Che è originario e vive proprio nel comune di Colli al Volturno.
Il cerchio lo chiude Visco, il sindaco di Colli, che risulta essere anche Presidente di Alleanza per il Molise, la corrente politica del centrodestra che fa capo a Di Sandro.
La delibera di assegnazione dell’incarico – proposta da Di Sandro e approvata anche dal Presidente Michele Iorio e dagli assessori Antonio Chieffo, Angiolina Fusco Perrella, Michele Scasserra, Luigi Velardi e Gianfranco Vitagliano – è datata 28 novembre 2011, esattamente quaranta giorni dopo le elezioni regionali del 16 e 17 ottobre. Si tratta di contratti di lavoro a tempo determinato, che dureranno fino alla fine della legislatura regionale in corso, ovvero fino al termine della carica di assessore di Di Sandro.
Sarebbe questo il centrodestra rinnovato, pulito e sbarbato dalla sindrome dello Iorismo che vorrebbe spacciare Di Sandro ai suoi elettori? Questi sono i metodi che il politico isernino vorrebbe utilizzare per conquistare una poltrona in Parlamento o, meglio ancora, al vertice della Regione?
Fonte: INFILTRATO.IT