VENAFRO. La decisione l’aveva maturata da molto tempo. Per ragioni, non politiche, ma strettamente personali. Di lavoro e di famiglia. Ieri intorno alle 13.30 la decisione ufficiale: Elisabetta Cifelli si è dimessa da assessore con lettera scritta. Rimane da ora una semplice consigliere comunale. In tutti i modi hanno cercato di convincerla a non prendere questa decisione “ forte”, ma lei è stata irremovibile. Le ha parlato personalmente il sindaco Antonio Sorbo, i suoi amici più stretti nel Consiglio. Ma lei è stata assolutamente decisa. Prende sempre ogni suo impegno col massimo scrupolo. Venerdì le sue dimissioni dall’esecutivo, lasciate nelle mani del primo cittadino e della segretaria. Il sindaco Sorbo al momento– secondo attendibili notizie- congelerà la Giunta, che passa da cinque a quattro componenti. Non la sostituirà e tratterrà a sé le sue deleghe ( Trasporto Urbano, Scuola, Pubblica Istruzione, Rapporti con la Sanità e l’Università). D’altra parte sarebbe stata lei stessa a chiedere che quel posto venga congelato. Le dimissioni di Cifelli, in un momento cruciale della vita politica cittadina ed alla vigilia dell’approvazione del Bilancio consuntivo del 2013 ( non è preventivo del 2014 come erroneamente avevamo scritto ndr), sono arrivate come un macigno gettato in acque già mosse. E sicuramente creano maggiori fibrillazioni nell’Amministrazione Sorbo. La Cifelli non è un consigliere qualsiasi, ma quella che in assoluto ha ricevuto più voti di prefenze personali, ben 814. Praticamente seconda classificata, solo dopo l’attuale vicesindaco Alfredo Ricci. Anche per questa ragione era stata gratificata sul campo, con l’incarico in Giunta. Ora arriva la sua decisione di cedere lo scranno nell’esecutivo. Tornerà mai suoi suoi passi? A questo starebbe ancora lavorando lo stesso sindaco Sorbo, con risultati al momento nulli. Un’ultima notizia tengono a far sapere tutti anche nel suo più stretto entourage: nessun dissenso politico o contrasto è alla base della decisione. Del resto Cifelli continuerà il suo impegno politico come prima, ma da semplice consigliere comunale.