Due mesi di proroga per tutti gli incarichi esterni, quelli che furono assegnati dall’ex sindaco Nicandro Cotugno: sarebbe questo il primo atto ufficiale prodotto dalle due Commissarie Giuseppina Ferri e Erminia Ocello, per nome e per conto del Comune di Venafro. Rimarrebbe fuori solo l’architetto Franco Valente che, come è noto, si era visto prorogare il suo incarico presso il settore lavori pubblici dall’ex primo cittadino fino al prossimo 30 giugno. Ricordiamo, tra l’altro, che l’architetto Valente risulta ancora come responsabile unico del procedimento (Rup) per i lavori al Castello Pandone e precisamente per il finanziamento regionale da 500 mila euro per il quale già è stata firmata la convenzione tra gli enti interessati.
Per il momento bocche rigorosamente cucite presso gli uffici del Palazzo Cimorelli, ma la fonte del Quotidiano è autorevolissima.
L’orientamento delle due Commissarie sarebbe questo: allungare i contratti per due mesi per non paralizzare l’attività amministrativa della struttura comunale.
Per rendere efficace il provvedimento si aspetterebbe il rientro dagli Stati Uniti della Commissaria Erminia Ocello che dovrebbe ritornare a Venafro nei prossimi giorni.
L’atto comunque sarebbe già stato registrato tra i documenti del Comune. Per il momento possono tirare un bel sospiro di sollievo l’ex segretaria e addetta stampa del sindaco Cotugno, i capi settore ai lavori pubblici e urbanistica Michele Berardi, il caposettore agli affari generali Mauro Cappellari. La dottoressa Anna Cascardi perderebbe il suo status giuridico di Direttore Generale, per assumere quello di segretaria comunale, così come prevede la legge che non prevede la figura del Direttore Generale per i comuni al di sotto dei 15 mila abitanti.
Rimane l’incognita Carlo Tatti, l’ex capo settore ai lavori pubblici che ha vinto la causa con il vecchio sindaco davanti al giudice del tribunale di Isernia.
La sentenza parla chiaro: Tatti va reintegrato, con effetto immediato, nelle sue mansioni, con il pagamento di tutti gli stipendi arretrati dallo scorso mese di febbraio a oggi. In più il Comune è stato condannato anche alle spese di giudizio, per un ammontare di circa 1800 euro.
Tutto verrebbe bloccato se il Comune avanzasse opposizione a questa sentenza, ipotesi quest’ultima che tutti scarterebbero, a cominciare dalle due Commissarie. Tatti andrebbe reintegrato tutto qui. E Tatti e Valente potrebbero essere le prime due brutte gatte da pelare per la Ferri e la Ocello, alle prese già con una situazione finanziaria dell’Ente che presenta non poche criticità contabili.
Le casse comunali sono praticamente vuote, mentre continuano ad arrivare ingiunzioni di pagamento e pignoramenti presso la tesoreria dell’Ente.
Chissà se le due dottoresse Ferri e Ocello riusciranno a sbrogliare la matassa.
Per saperlo occorrerà attendere qualche settimana.