Sono sempre di più comuni italiani hanno stabilito il divieto di botti, petardi e fuochi artificiali per la notte di Capodanno. Da Torino a Cortina d’Ampezzo, da Pescara a Sassari, da Reggio Calabria a Messina. Dai grandi centri urbani alle piccole città, molti sindaci hanno capito non solo i rischi che queste forme “di intrattenimento” possono portare alle persone, ma anche il profondo dolore che questa “usanza umano” provoca agli animali: ogni anno centinaia di cani e gatti scappano di casa, rimangono traumatizzati o muoiono per le esplosioni di fine anno.
In questa mappa abbiamo voluto raccogliere molti dei comuni che hanno imposto il divieto ai botti di Capodanno. Se c’è volete contribuire a incrementarla, basta scrivere a lazampa@lastampa.it indicando nell’oggetto dell’e-mail la parola “botti” e la città che li ha vietati. Un modo per invitare altri sindaci a sentirsi esclusi da questo gesto di civiltà!
CONSIGLI PER DIFENDERE CANI, GATTI E ALTRI ANIMALI A CAPODANNO
Petardi e fuochi d’artificio sono una vera e propria tortura per gli animali che hanno una soglia uditiva molto più sviluppata e sensibile della nostra. La Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha stilato un decalogo per cercare di “sopravvivere” a veri e propri campi di battaglia. Clicca qui per leggerli.